Nella prima decade del mese teatro di memoria, musica e sperimentazione sociale
Cosa: le migliori proposte teatrali
Dove: teatri di Bologna e dintorni
Quando: febbraio 2017
Immagine: Mar De Plata, foto di Federico Riva
di Cristian Tracà
È stato un buonissimo inizio di annata nelle sale teatrali di Bologna e dintorni: sale affollate, proposte ricche e variegate, buon riscontro del pubblico.
Nella prima decade del mese teatro di memoria, musica e sperimentazione sociale
IN BREVE Cosa: le migliori proposte teatrali Dove: teatri di Bologna e dintorni Quando: febbraio 2017 Immagine: Assassina, foto di Luca Del Pia
di Cristian Tracà
È stato un buonissimo inizio di annata nelle sale teatrali di Bologna e dintorni: sale affollate, proposte ricche e variegate, buon riscontro del pubblico. L’idea di creare delle programmazioni che rispondano sempre di più a un nuovo quadro sociale e culturale sembra convincere giovani e meno giovani della città a riscoprire la forza della ribalta. Anche febbraio si annuncia carico di appuntamenti interessanti.
Agenda in mano, cominciamo a seguire l’evoluzione del mese che poi ci consegnerà alla tanto attesa primavera. In questo articolo cercheremo di consigliarvi alcune proposte della prima parte del mese, a cui seguirà una seconda puntata: vista la ricchezza dell’offerta non potevamo non raccontarvi cosa avverrà.
Non solo prosa, ma anche tanta danza e musica. Proprio da una cantante comincia il nostro giro sui palcoscenici della città metropolitana. Il 3 febbraio arriva Arisa. Al Teatro Duse la ragazza lucana, che pian piano ha mutato negli anni il suo stile e il suo pubblico, riuscendo a temperare sempre alto e basso. Contemporaneamente, a Casalecchio, va in scena il Riccardo III di Oscar De Summa, reduce da un successo clamoroso con La sorella di Gesù Cristo all’Itc di San Lazzaro. Tanta attesa, dunque, per questa riflessione dell’artista pugliese su dominio, potere, seduzione e retorica.
È nello stesso weekend che si conclude il percorso di Assassina nella sala Salmon dell’Arena del Sole: sullo sfondo di una Palermo notturna l’opera di Franco Scaldati ci fa conoscere dei personaggi che navigano sull’onda del grottesco e dello sciamanesimo, con degli antenati che incombono minacciosamente sullo sfondo della scena. Un giallo esistenzialista per la regia di Vetrano e Randisi.
Sono anche i giorni di due altri spettacoli assolutamente da vedere: dal 2 al 4 febbraio l’Itc di San Lazzaro propone Lireta; dalla storia di Lireta Katiaj, una storia archetipica che contiene in sé tutte le stigmate del migrare, che ispira il nuovo spettacolo di Mario Perrotta in un progetto che unisce l’invenzione teatrale con la realtà dei luoghi, delle facce e delle voci di chi, ieri e oggi, ha scommesso sulla vita attraversando il mare.
Il 5 febbraio, all’interno del fil rouge che Teatri di Vita ha dato alla sua stagione che racconta di potere, rivolte e repressione, il pubblico potrà assistere a Mar de Plata, il testo che Claudio Fava ha cucito per riportare alla memoria la storia della squadra La Plata Rugby, un gruppo di ragazzi che alla fine degli anni ’70, nell’Argentina della dittatura dei colonnelli, venne decimato dalla ferocia dei militari di Videla ma che rimase in campo a giocare fino alla fine del campionato.
Raul Barandiaran, l’unico sopravvissuto a quella tragedia, ancora oggi è il testimone vivente della squadra che decise di correre contro la violenza e l’oppressione.
Infrasettimanale, e in unica replica, lo spettacolo di Edoardo Sylos Labini a caccia del D’Annunzio segreto. A ospitare questo viaggio nella biografia tormentata di una delle voci migliori del Simbolismo, saranno le tavole del Teatro Duse nella serata del 7 febbraio. Due giorni dopo, giovedì 9 febbraio, ci spostiamo nuovamente alle porte della città. All’Itc di San Lazzaro potremo assistere a Il Paradiso degli idioti, spettacolo che ha tutti i favori del pronostico costituendosi come un tentativo di mettere assieme i chiaroscuri di una generazione, quella dei trentenni, che molto spesso appare inerme, e della quale si dice che porti avanti le proprie ragioni con armi troppo spuntate e poco incisive.
Completiamo questo primo giro di consigli teatrali con venerdì 10 febbraio: Venere in pelliccia al Teatro Laura Betti di Casalecchio, dove Sabina Impacciatore interpreta Wanda Jordan. Su tacchi altissimi, vestita in modo volgare, apparentemente inadeguata e fuori parte, costringe il regista in fase di casting e in crisi a farle un’audizione. Si scatenerà di fronte a Thomas un vortice di energia, sfrontatezza e ambizione, Wanda è disposta a pagare qualsiasi pegno e a compiere qualsiasi metamorfosi pur di venire ingaggiata per la parte. E non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenerla.
Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco elettrizzante di seduzione, potere e sesso tra due pure belve del palco, un duello teatrale in cui si sfumeranno pian piano i confini tra realtà e finzione, per giungere a un finale enigmatico e misterioso.
30 gennaio 2017