A Bilbolbul la magia del martedì notte

Dalla pubblicazione dell'illustrato Martedì ai mille incontri con David Wiesner, uno dei maestri dell'illustrazione a livello mondiale

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IN BREVE Chi: David Wiesner, illustratore Cosa: un libro e tante occasioni per incontrarlo  Dove: In libreria e durante la X edizione di BilBOlBul, a Bologna  Quando: dal 23 al 28 novembre 2016  Costo: vario

Oramai il programma di BilBOlBul 2016 è cosa nota. Se ancora non lo fosse, controllate a questo indirizzo: www.bilbolbul.net/BBB16/, ma ricordate che Andrea Marino ha già parlato proprio su Bolognacult di come sarà questa edizione. Una edizione speciale, non solo (e come sempre) per gli ospiti e i contenuti. Speciale anche perché la manifestazione spegnerà con orgoglio le dieci candeline dal 24 al 27 novembre prossimi.
Sicuri di tutto questo, possiamo andare a curiosare fra gli ospiti che daranno corpo ai quattro giorni di BilBOlBul 2016.

Ce ne sono tantissimi, come ci ha abituato da sempre Hamelin, l’associazione culturale che ha creato e organizza da sempre BilBOlBul. Di certo in questa decima edizione uno fra i più interessanti e importanti, sicuro uno fra i più attesi, è l’americano David Wiesner. Un vero colosso dell’illustrazione, “capace di fondere nei suoi lavori il più preciso realismo con un’immaginazione sfrenata”.

L’artista sarà a Bologna dal 23 al 28 novembre, dal mercoledì al lunedì. Come dire, una settimana a cui manca il martedì. A Wiesner deve piacere molto, il martedì, visto che ha intitolato proprio “Tuesday” uno dei suoi lavori. Essendo oltretutto un maestro nel settore dei silent book, usa pochissime parole; servono soprattutto a dare l’idea del quando l’azione si compie. Ma la grande resa visiva offerta dalle tavole, incorpora e interpreta questa assenza quasi totale.

Accadeva in “Mr. Ubik!”, pubblicato nel 2015 da Orecchio acerbo, accade ora proprio in “Tuesday”, che in italiano diventa giustamente “Martedì” (pp. 32 a colori, € 15). Pubblicata sempre da Orecchio acerbo sul finire di ottobre, la storia mostra ancora una volta come David Wiesner sappia utilizzare con grande maestria la lezione espressa dal cinema, interpretandola con una perfetta fluidità cinematica dell’azione e con una grande attenzione all’uso del punto di vista.

Libro dalle atmosfere notturne, “Martedì” propone alte dosi di ironia e surrealtà, capaci di stupire su gradi di interpretazione differenti sia ragazzi che adulti. Probabilmente il suo grande pregio sta, più che nella trama, nel suo collegare la quotidianità postmeridiana in cui se ne sta una anonima cittadina statunitense di qualche stato rurale, con la magia delle rane che lentamente si sollevano per aria sopra foglie di ninfea, andandosene a scorrazzare in giro.

Detto altrimenti, la realtà in “Martedì” si fa sogno, allo scoccare delle otto di sera e fino all’alba. Oppure quanto vediamo in questa storia è il portato onirico che penetra la realtà, riplasmandola temporaneamente? Wiesner non si espone, non indica una soluzione. Ma il suo racconto pare tanto rappresentare un sogno generato dal desiderio degli umani, capace di concretizzarsi però unicamente attraverso gli animali, la loro innocenza. Gli animali, sì. Perché al martedì seguente, dopo le rane tocca ai maiali iniziare a volare… E gli animali paiono divertirsi, anche. Mentre gli umani restano perplessi, non capiscono, hanno probabilmente già scordato il loro, di sogno.

Comunque sia, “Martedì” supera una prova ancora più grande rispetto alla leggibilità della narrazione e alla bellezza compositiva delle tavole: quella del tempo che trascorre. La sua prima pubblicazione risale al 1991, eppure a leggerlo qui e ora non pare risentire di alcun invecchiamento. Tutto risulta a noi contemporaneo, comprensibile anche nelle sue frange di assurdità. Ecco un’altra magia che Wiesner regala alla sua storia: la fa diventare universale perché non legata a un tempo storico. Sì, case, interni, abiti possono datarla. Ma possono anche essere letti come simboli di una casa, di un interno, di un abito, diventare cioè “funzioni astratte”, boe attorno a cui si muove la meraviglia.

Per tutto questo, il consiglio è di leggere prima il volume e subito dopo visitare “E se fosse tutto normale? Gli universi di David Wiesner”, sua prima personale italiana ospitata dalla Cineteca (25 novembre-27 gennaio) (www.cinetecadibologna.it). Il visitatore si troverà immerso nei disegni e negli schizzi preparatori di molti dei suoi libri, picture book tradotti in dodici lingue e spesso considerati come dei classici dell’illustrazione, fra cui anche “Tuesday”. Inoltre potrà ammirare in anteprima alcune tavole di “Fish girl”, primo fumetto di Wiesner non ancora pubblicato.

Sempre in Cineteca, nello spazio Cinnoteca, il 27 novembre alle 11, Wiesner terrà “Le immagini raccontano”, laboratorio dedicato ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni.

Di sicuro interesse saranno inoltre il workshop “Creare personaggi e trovare storie”, che si terrà il 25 (ore14-18) e il 26 (ore9-13) novembre, e l’installazione multimediale organizzata sui disegni di “Spot”, app “immersiva” per tablet (24 novembre-3 dicembre), presso CUBO-Centro Unipol.

Da non dimenticare la masterclass “Sguardo in camera” (26 novembre, dalle 16), ospitata nell’auditorium Enzo Biagi della Bibioteca Salaborsa, tenuti dall’artista americano. I tre appuntamenti sono inoltre strettamente collegati (e preceduti) da “Carta bianca a David Wiesner”, ciclo di quattro proiezioni (16, 17, 19, 23 novembre) presso il cinema Lumière per altrettante pellicole scelte dall’autore, così da raccontare l’apporto fondamentale dato dal cinema al suo lavoro.

Alla fine del percorso, come fare il punto di quanto appreso? Semplice, rileggendo ogni martedì i libri prodotti nel tempo dall’autore americano, partendo ovviamente da “Martedì”.

11 novembre 2016

courtesy the David Bowie Archive (c) Victoria and Albert Museum, London.

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