Dalla New Hollywood a Shakespeare, da Caligari al giapponese Kore-eda, un programma vario e denso di capolavori
Cosa: una selezione degli appuntamenti del febbraio 2016 in Cineteca
Dove: Cineteca Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna
di Giuseppe Marino
Un mese davvero strabordante di titoli gustosissimi, questo della Cineteca. In numerose rassegne, moltissimi film che hanno fatto o stanno facendo la storia del cinema…
Dalla New Hollywood a Shakespeare, da Caligari al giapponese Kore-eda, un programma vario e denso di capolavori
IN BREVE Cosa: una selezione degli appuntamenti del febbraio 2016 in Cineteca Dove: Cineteca Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna Info: http://www.cinetecadibologna.it/
di Giuseppe Marino
Un mese davvero strabordante di titoli gustosissimi, questo della Cineteca. In numerose rassegne, moltissimi film che hanno fatto o stanno facendo la storia del cinema. È all’atto IV l’Integrale Pasolini, la reinvenzione del mito il tema di febbraio, che porterà titoli come Teorema (mercoledì 3), Edipo Re (sabato 6) e La Rabbia di Pasolini (mercoledì 17).
Dal 2 al 19 febbraio tornano i feticci della New Hollywood, la corrente statunitense che fra i ’60 e i ’70 dà vita a un cinema giovane, coraggioso, innovativo, che si fa corrente e unisce il realismo con le specificità autoriali, ponendo dei punti fermi che ancora influenzano le più interessanti produzioni contemporanee e individuano alcuni degli sguardi più riconoscibili e amati, come quelli di Arthur Penn e Martin Scorsese. Si dice, solitamente, che tutto abbia avuto inizio con l’incredibile Gangster Story, perfetto miscuglio di toni e generi e inno antieroico: sarà al Lumière giovedì 11 alle 20.00. Immediatamente a seguire, alle 22.30, il primo lungometraggio di Terrence Malick, quella Rabbia Giovane che presenta ancora, rispetto a quello che sarà in seguito la produzione del regista di The Tree of Life, una forte linea narrativa, ma già guarda oltre le evidenze del racconto per immergersi nell’incredibile fotografia e guardare nell’animo dei protagonisti. Dopo 43 anni ancora un modello d’estetica ed etica del cinema. Martedì 2 la rassegna cominicia con il lisergico road movie padre di tutti i road movie Easy Rider (ore 20.00), giovedì 4 sarà l’occasione per rigustare Il Laureato (20.00) e salutare lo splendido Peter Sellers di Hollywood Party (22.15), il 19 sarà giornata Scorsese con Chi sta Bussando alla mia Porta? (18.00) e Mean Streets (22.15).
Si celebrano i 400 anni dalla morte del Bardo con Shakesperare e il Cinema, Fedeltà e Tradimenti: per 4 mesi si proporranno altrettante sue opere, declinate sul grande schermo in diversi modi. Romeo e Giulietta, che ha avuto anche incarnazioni piuttosto opinabili, sarà nella versione di Franco Zeffirelli mercoledì 17 alle 18.00, giovedì 18 (22.15) nella trasfigurazione pop di Luhrmann con DiCaprio, mentre sabato 20 alle 17.30 chiude la rassegna West Side Story.
Uno spazio molto interessante è quello dato al cineasta giapponese Hirokazu Koreeda, che dagli anni novanta avvolge lo spettatore nelle sue storie vitali e familiari, raffinate e agrodolci. Dall’ultimo Little Sister, a Nobody Knows ad After Life, è davvero prezioso il percorso che si svolge nei giorni 5, 6, 7, 10, 12, 13 e 14 febbraio. Due mostri sacri per definizione, Caligari e Nosferatu, tornano in sala dall’8 al 29 febbraio con Il Cinema Ritrovato al Cinema. I capolavori di Wiene e Mornau, rispettivamente 1920 e 1921, sono pronti a irretirci con le loro figure spezzate, le ombre, la (con)fusione fra interiorità ed esteriorità che tanto ci fa amare questi monumenti espressionisti.
Tornando al presente, The Revenant sarà ancora al Lumière fino al 3 febbraio, mentre The Hateful Eight, nel suo prezioso vestito in 70mm, resisterà fino al 9. Qui la nostra recensione ai due western surgelati. Proprio sull’onda dell’entusiasmo vintage, farà due apparizioni anche 2001: Odissea nello Spazio, che nella versione in 70mm sarà proiettato giovedì 11 alle 17.00 e sabato 13 alle 22.00.
Chiudiamo con un cenno al bellissimo Il Bambino che Scoprì il Mondo, produzione brasiliana che la Cineteca e pochissime altre realtà hanno avuto il merito di portare in sala, ed ha ricevuto la soddisfazione della nomination agli Oscar per il miglior film d’animazione. Alê Abreu porta in un film delicato e forte una raffigurazione poetica che racconta le miserie e la musica del mondo. Il viaggio del bambino alla ricerca del padre passa attraverso la conoscenza di vite piegate dal lavoro nei campi di cotone, dai ritmi delle catene di montaggio, dallo smarrimento che si prova nelle città soffocate dal peso di bisogni inesistenti. Ma trovano spazio anche leggere astrazioni e incredibili geometrie colorate, delicate raffigurazioni che uniscono l’individuo e l’universo, regalando scintille di libertà e bellezza. O Menino e o Mundo è in programma domenica 14 febbraio, alle 16.00.
Buone visioni.