I 10 concerti più Cult dell’autunno caldo bolognese

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Musica ad altissimo livello per tutti i gusti, dal jazz all’elettronica

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Cosa: 10 concerti cult
Quando: ottobre – dicembre 2015
Dove: Bologna

di Erika Gardumi

Dieci concerti di assoluto rilievo per un autunno musicale bolognese che si prospetta molto caldo, ma con tipologie di caldo molto diverse tra loro…

Musica ad altissimo livello per tutti i gusti, dal jazz all’elettronica

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IN BREVE  Cosa: 10 concerti cult  Quando: ottobre – dicembre 2015  Dove: Bologna

 

di Erika Gardumi

 

Dieci concerti di assoluto rilievo per un autunno musicale bolognese che si prospetta molto caldo, ma con tipologie di caldo molto diverse tra loro… E voi che concerto cult state cercando?

Foo-FightersUNO. Caldo, caldissimo, quasi infuocato sarà il palco dell’Unipol Arena il 13 novembre per il concerto dei Foo Fighters, una delle poche rock band di successo ad aver
attraversato il ventennio 1995-2005 senza fare una grinza e senza rinunciare ad accessori di rito come i capelli lunghi, le svisate di chitarra, l’atteggiamento grunge e un popolo di fan che non accettano compromessi su quello che può essere chiamato “rock”. Ma non dimentichiamo che dietro tutto c’è Dave Grohl, il batterista dei Nirvana. Se infuocato sarà il palco, ancora più infuocati i biglietti, sold out dopo i primi minuti di prevendite, per una di quelle apparizioni italiane che Dave Grohl & co. tendono a concedere con il contagocce. Per chi non è tra i fortunati possessori non rimane che sperare nel fan club di Cesena, che quest’estate ha richiesto la presenza dei FF in città con un flash mob di proporzioni epiche…


ryanbingham

DUE. Caldo, caldissimo, ma più come un deserto del Texas. Dove tra polvere, cactus e vecchi saloon ti aspetteresti di trovare la chitarra folk rock country di Ryan Bingham. E invece la trovi al Locomotiv Club, insieme alla voce calda e roca del giovane musicista statunitense, già vincitore di un premio Oscar per la canzone “The Weary Kind” del film Crazy Heart (2009), scritta con un mostro sacro come T-Bone Burnett. Un groove a volte intimista, a volte più piacevolmente rugginoso, quello di Bingham, ma comunque da scoprire. A Bologna il 7 ottobre. 

 

TrentemøllerTRE. Caldo come il ghiaccio l’appuntamento con il dj danese Trentemøller, raffinato musicista minimale chiamato ad ipnotizzare il dancefloor di BolognaFiere in occasione del ROBOT festival n° 08. Suoni lunari e un curriculum elettro-techno-minimal-house di tutto rispetto lo collocano sul main stage della manifestazione sabato 10 ottobre

 

 

 

Ron Carter photo 1QUATTRO. A qualcuno piace caldo, ovviamente come il jazz. Sarà lo storico contrabbassista Ron Carter, in formazione “Foursight”, ad incantare l’Arena del Sole il 24 ottobre in occasione del Bologna Jazz Festival (qui l’articolo dedicato). Una testa di serie, Carter, dal 1963 parte del quintetto di Miles Davis, dove rimase elemento fisso in quella che viene considerata la più grande sezione ritmica della storia del jazz. Tra le altre collaborazioni si possono citare Herbie Hancock e Thelonious Monk, ma ancora meglio è sentire la storia del jazz sgorgare direttamente dal contrabbasso di Carter.

 

 

yolatengoCINQUE. Caldo come tornare al confortevole suono dell’indie che viene da lontano. In circolazione da trent’anni, gli americani Yo La Tengo saranno al teatro Antoniano con un live che promette una succosa panoramica sui loro pezzi storici il 30 ottobre prossimo. Qui l’articolo dedicato.

 

 

 


dylanSEI.
Caldo e appassionato come un Never Ending Tour. Fiore all’occhiello della programmazione musicale bolognese di quest’autunno è sicuramente il doppio concerto di sua
maestà Bob Dylan all’auditorium Manzoni. Per chi non avesse seguito il grande bluesman ribelle d’America negli ultimi anni e avesse nelle orecchie la limpida voce di un ragazzo determinato sulle note di Like a rolling stone dovrà ricredersi. Il Dylan che si presenterà sul palco il 18 e 19 novembre ha una voce molto più profonda. Ma non per questo metterà meno energia nel concerto o risulterà meno sorprendente e trascinante, anzi. In questo e proprio in questo i tempi per Bob “are not a-changing”. L’articolo dedicato è qui.

 

Ash-band-w07SETTE. Caldo come Burn baby burn, il singolo più famoso degli Ash. Piombata nell’autunno bolognese direttamente dai ruggenti anni del brit-pop, la band irlandese porta il 27 novembre al Covo Club un carico di brit rock che non si ferma al revival del Best of, come testimonia la produzione dell’album Kablammo! nel 2015. Insieme a Tim Wheeler e soci, la stessa sera ci saranno i We Are Scientists di Nobody moves, nobody get hurt, in un “Ash VS We Are Scientists” che merita attenzione, a partire dalla strizzatina d’occhio al titolo della serie TV (in arrivo) tratta dal film culto L’Armata delle Tenebre… Nerd ‘n’ cool.

 

editorsOTTO. Caldo come il momento musicale che stanno vivendo gli Editors, in uscita con il nuovo album In Dream il 2 ottobre 2015 e in arrivo sul palco del Paladozza il 28 novembre. Unica data italiana per il post-rock dalle tinte dark di Tom Smith & co., ottimi e trascinanti anche dal vivo. Qui l’articolo dedicato.

 

 

 

europeNOVE. Caldo come il suono di una one-hit-wonder. “The final countdown” sembra non arrivare mai per gli Europe, attesi all’Estragon il 7 dicembre. Tornata in attività nel 2003, la band heavy metal svedese si promette come un nostalgico ritorno al rock anni ’80 e alla voglia di fare headbanging urlando a squarciagola parapapààà parapappappààà!!… (it’s the final countdown)

 

 

jovanottiDIECI. Caldo come tornare in famiglia a Natale. E allora il 21 e 22 dicembre chi volete andare ad ascoltare se non uno che mette d’accordo mamme, MTV, giovani e giovanissimi? Torna all’Unipol Arena dopo aver riempito quest’estate il Dallara mister Jovanotti, in arte Lorenzo Cherubini. O era il contrario? Non lo so più… Fatto sta che il ragazzo prodigio di Sei come la mia moto si è trasformato negli anni insieme alla sua musica ed è rimasto (quasi sempre) in testa alle classifiche, contagiando pure le nuove generazioni con quel recente accenno di elettro-dance e completi glitterati. Mica come quando cantava Attaccami la spina! e contagiava la mia generazione. O era il contrario?

22 settembre 2015

 

 

 

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