La data più heavy del Rock in Idro è forgiata col metallo della storica band inglese
Chi: Iron Maiden
Cosa: in concerto al Rock in Idro 2014
Quando: 1 giugno 2014
Dove: Parco Joe Strummer, Via Stalingrado, 83, Bologna
Costo: da 65 euro+ ddp
di Mario Vox
Coi cugini Metallica impegnati al Rock in Roma, Dickinson e soci non devono aver lasciato al caso la stesura delle date del tour estivo. Ancora Nord Italia, ancora Bologna…
La data più heavy del Rock in Idro è forgiata col metallo della storica band inglese
IN BREVE Chi: Iron Maiden Cosa: in concerto al Rock in Idro 2014 Quando: 1 giugno 2014 Dove: Parco Joe Strummer, Via Stalingrado, 83, Bologna Costo: da 65 euro+ ddp
di Mario Vox
Coi cugini Metallica impegnati al Rock in Roma, Dickinson e soci non devono aver lasciato al caso la stesura delle date del tour estivo. Ancora Nord Italia, ancora Bologna, come in quel rovente Giugno 2008 in cui la “vergine di ferro” calcò le assi dell’allora Arena Parco Nord nell’ambito del rimpianto Gods Of Metal. Il festival Metal di bandiera ormai scomparso, assieme al nome dell’Arena, oggi intitolata a Joe Strummer, sembra aver ormai ceduto definitivamente il posto agli altri Festival. Poco cambia per i fans, che non sembrano volersi affannare troppo nel ricordare i tempi andati pur di potersi scatenare dietro alle transenne.
Eccoci dunque. Rock in Idro (Festival Punk/Rock nato come risposta milanese all’altrettanto leggendario e bolognese Indipendent Day), si sposta a sorpresa a Bologna per celebrare la musica Rock alla maniera dei grandi Festival europei. Tutte le sottoculture spalmate in una 4 giorni mozzafiato e alla faccia della crisi. I grandi nomi riuniti sotto lo stesso cielo per mettere d’accordo vecchie e nuove generazioni, con le prime intente a storcere il naso dinnanzi allo sviluppo delle nuove tendenze, e tuttavia obbligati (come vuole la tradizione) a piegarsi di fronte ai tempi che cambiano.
Non cambiano invece le intenzioni dei mostri sacri dell’Heavy Metal, ancora intenti a riesumare album e tour storici e a regalare a vecchie e nuove generazioni quelle emozioni che sembrano perdute nei polverosi meandri delle videoteche. E se i Metallica hanno esaurito gli album storici da Ri-celebrare e Ri-suonare per intero, affidando la strategia promozionale a un pacchiano “by request” in cui è il pubblico a scegliere la scaletta votando i brani su internet (roba che Max Pezzali ci era già arrivato nel lontano 1999), gli Iron Maiden sono bel lontano dal grattare dal fondo del barile.
Torna il Maiden England Tour, ovvero il tour del 1988 riesumato e rivisitato, con lo stesso palco dell’epoca e una scaletta concentrata sui successi degli anni ’80 e sull’album “Seventh Son of a Seveth Son“. Pietra miliare che si fa ricordare – oltre che per l’essere tra i dischi più epici e riusciti dei nostri – per il suo annoverare dei suoni di tastiere e di sinth. Una provocazione per l’epoca, quando i generi musicali rappresentavano una divisa d’appartenenza, quando per suonare Heavy Metal i capelli lunghi erano d’obbligo e i lettori cd erano un bene di lusso.
Ormai poco importa, assieme al totoband su chi dividerà il palco coi “Maiden” il prossimo 1° Giugno all’arena Joe Strummer, che da settimane tanto anima le discussioni tra “Rocker” all’ombra delle due torri. Quando calerà il Backdrop raffigurante Eddie (mascotte degli Iron Maiden) a cavallo in divisa da guerra, che brandisce la Union Jack con la mano sinistra, le luci si spegneranno e i decibel del palco combatteranno col muro di voci imbastito da decine di migliaia di fans in delirio. Ancora una volta. Oggi come allora: “Up The Irons!”.
28 dicembre 2013