Breton: dal cinema alla musica, passando per re-mix

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La band-collettivo artistico londinese al Covo il 25 gennaio

 

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Chi: Breton
Cosa: concerto
Quando: 25 gennaio, ore 22.30
Dove: Covo Club, viale Zagabria 1
Costo: 15 euro
Info: www.covoclub.it

Non si considerano una vera e propria band, ma più un collettivo artistico. Non nascono come musicisti, ma come registi e videomaker. Non si considerano gli eredi del brit rock anni ’60 nonostante la provenienza londinese, ma mescolano con ispirazione e senza tanto pensarci suoni…

La band-collettivo artistico londinese al Covo il 25 gennaio

 

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IN BREVE Chi: Breton  Cosa: concerto  Quando: 25 gennaio, ore 22.30  Dove: Covo Club, viale Zagabria 1 Costo: 15 euro Info: www.covoclub.it

 

di Erika Gardumi

 

Non si considerano una vera e propria band, ma più un collettivo artistico. Non nascono come musicisti, ma come registi e videomaker. Non si considerano gli eredi del brit rock anni ’60 nonostante la provenienza londinese, ma mescolano con ispirazione e senza tanto pensarci suoni indie-rock, hip-hop, dub e rock sperimentale. Non saprebbero definire precisamente il loro genere, ma sul palco si muovono con agilità tra chitarre, mixer e proiezioni video.

Il nome, Breton, si traduce dal vivo in una performance debordante che prenderà vita anche a Bologna venerdì 25 gennaio al Covo Club, all’interno del contenitore Time For Heroes dedicato alla musica indie. Una proposta più complessa di altre approdate ultimamente al Covo, ma non per questo meno accattivante. Anzi, l’immersione nella musica dei Breton è facilitata da una voce che spesso si riverbera da un luogo distante, puntellata da bassovibrazioni dub e brevi segni di interpunzione musicale fortemente espressivi.

A detta della band Breton è una specie di “autopsia audio-visiva che decostruisce e riassembla la cultura popolare”. Input e output di questo atteggiamento è il loro progetto BretonLABS, che si occupa di remix e video musicali, coinvolto tra le maglie di nomi notevoli quali Tricky, The Temper Trap e addirittura Sigur Ros, con i quali i Breton hanno condiviso gli studi di registrazione per il loro primo album, Other People’s Problems, arrivato nel 2012 dopo alcuni interessanti EP sperimentali.

Un ottimo curriculum, di cui i Breton non si vantano nemmeno troppo, impegnati come sono a suonare, remixare e videocomporre nel loro studio, un suggestivo ex caveau di Banca a Londra. Tutto il resto – sembra suggerire il nome della loro opera prima – sono problemi di qualcun altro…

 

 

22 gennaio 2013

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