IN BREVE Chi: Concerti ed eventi Cosa: Villa Angeletti e le piazze d’estate Dove: Bologna, al centro e fuori
Come Bologna Cult aveva annunciato già il 2 luglio, in anticipo su tutte le testate bolognesi, Villa Angeletti Estate chiude, o meglio ha chiuso. Ancora una volta si rinnova lo scontro tra i festanti, i gaudenti o più semplicemente i giovani, e gli organizzatori, da una parte, e le autorità che devono far rispettare le ordinanze e i cittadini che chiedono quiete, dall’altra.
Ci si aspettava che andare in via Carracci, lontano dal centro e dalle note polemiche sull’uso delle piazze e della musica ad alto volume fosse sufficiente. Così non è stato. Pare che il coprifuoco sia una regola aurea da difendere a ogni costo e in ogni luogo (e in ogni lago). Gli organizzatori sostengono che così non si poteva andare avanti (e la multa di oltre mille euro imposta per lo sforamento del limite massimo dei decibel probabilmente ha un ruolo nella vicenda).
L’esternalizzazione dei centri sociali, la lotta quotidiana agli orari di apertura dei locali e dei cosiddetti “pakistani”, passando per le schermaglie con i ristoratori di via del Pratello non sono bastate. La lotta tra chi vuole una Bologna viva, rumorosa e frizzante e chi la vuole precisa, silenziosa e vivibile va avanti.
All’incredibile serie di iniziative che stanno animando la città in questi giorni estivi che già faceva parlare qualcuno di Primavera Bolognese – una sorta di rinascita fuori stagione – sta seguendo una sorta di Controriforma. A Villa Angeletti è andata come è andata, segue ora il ricorso al Tar dei comitati “Via Petroni e dintorni” e “Scipio Slapater” che protestano contro la delibera che ammette uno sforamento dei decibel in occasione dei concerti in zona.
A prescindere da chi vincerà queste battaglie c’è da chiedersi quale sia la soluzione per queste contrapposizioni che ormai vanno avanti da anni. Bologna è una città studentesca e una città ricca di iniziative culturali. Il circolo virtuoso che avvolge questo luogo ha sempre avuto a che fare con l’attrazione che l’università e gli eventi sapevano esercitare nei confronti di ragazzi e viaggiatori, prima studenti, poi giovani lavoratori. Ora sembra che qualcosa si sia incrinato. Saranno gli eccessi dei ragazzi, saranno le intolleranze dei residenti, resta che entrambe le fazioni hanno qualcosa da rivendicare e sembrano voler concedere poco. Come andrà a finire?