IN BREVE Cosa: Chiedi chi era Francesco, spettacolo teatrale Regia: Andrea Adriatico Attori: Olga Durano, Francesca Mazza, Gianluca Enria, Leonardo Bianconi Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente, 485 e Parco dei Pini Info: sito di Teatri di Vita
Una lapide in Via Mascarella, un racconto che tutti gli studenti universitari prima o poi sentono per le vie della città, specie nei racconti nostalgici che si sentono oggi, quando si rimprovera alla società odierna di aver perso quella ribellione densa di contenuti degli anni Settanta. Francesco Lorusso, a quaranta anni esatti dalla sua tragica morte nel caldo marzo del Settantasette, diventa occasione di attraversamento teatrale.
Teatri di Vita prosegue con la sua ricerca sul tema libertà e potere, consenso e repressione dedicando uno spettacolo al ricordo di quei fatti, Chiedi chi era Francesco, che andrà in scena dall’11 al 16 marzo sul palco scenico di Via Emilia Ponente. A curare la regia è Andrea Adriatico, che disegna la scena e i movimenti a partire dal testo di Grazia Verasani. In scena, tra gli altri: Olga Durano, Francesca Mazza, Gianluca Enria, Leonardo Bianconi.
La Rossa Bologna, il Pci e gli studenti, i richiami continui e costanti a quei giorni, il dibattito sulla sinistra, il riformismo e il massimalismo, la cultura aperta e i luoghi della cultura chiusi: sono tutti stimoli che dopo decenni rimangono sempre a centro campo, con cicliche irruzioni nelle colonne dei giornali e nel dibattito pubblico, interno ed esterno alle istituzioni.
Ci sono tutti i motivi di interesse per interpretare quei gesti e quelle storie, alla luce del passato e del presente. Quale migliore occasione di riflessione sulle emozioni e sulle rabbie legate a un simbolo come Lorusso, se non il teatro, rito per eccellenza di riunione e catarsi? Francesco vive ancora e lotta ancora insieme a noi?
Per il debutto eccezionale diretta di Radio Città del Capo, a partire dalle ore 20 di sabato 11. Un ulteriore segno di questo dialogo che la Città e il Paese sente di instaurare con la sua memoria e il suo serbatoio di idee, l’Università, è il sostegno offerto dal Comune, dalla Regione e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Dopo la ribalta bolognese, questo spettacolo ha già in programma altre repliche in giro per la Penisola. Previste già le tappe di Spoleto e Roma.