Dal 24 ottobre l’icona della Pop Art alla Galleria d’Arte Maggiore G.A.M.
Cosa: Andy Warhol, mostra d’arte
Dove: Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., Via Massimo D’Azeglio 15
Quando: dal 24 ottobre al 15 dicembre 2015
Orari: lun 16.00-19.30 mart-sab 10.00-12.30 e 16-00-19.30
Costo: gratuito
di Giuseppe Marino
“I’ve got a Brillo box and I say it’s art. It’s the same one you can buy at any supermarket” è una delle tante strofe…
Dal 24 ottobre l’icona della Pop Art alla Galleria d’Arte Maggiore G.A.M.
IN BREVE Cosa: Andy Warhol, mostra d’arte Dove: Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., Via Massimo D’Azeglio 15 Quando: dal 24 ottobre al 15 dicembre 2015 Orari: lun 16.00-19.30 mart-sab 10.00-12.30 e 16-00-19.30 Costo: gratuito Info: maggioregam.com
di Giuseppe Marino
“I’ve got a Brillo box and I say it’s art. It’s the same one you can buy at any supermarket” è una delle tante strofe dedicate da Lou Reed e John Cale all’amico (e mecenate) Andy Warhol. Per loro Drella, significativa crasi fra Dracula e Cinderella, che ben definisce alcuni aspetti dell’artista nativo di Pittsburg. I detersivi Brillo, così come le zuppe Campbell e le bottiglie di Coca Cola, sono alcuni degli oggetti che, decontestualizzati e portati dagli scaffali dei supermercati alle sale dei musei, hanno contribuito a definire le caratteristiche di quell’arte Pop che, a quasi trent’anni dalla morte dell’autore, si scorgono ancora distintamente in innumerevoli espressioni contemporanee. Pop non certo per aspirazioni popolari, ma per l’attitudine a rubare e trasfigurare oggetti comuni e quotidiani in opere d’avanguardia, attraverso i colori artificiali, acidi, brillanti e le ripetizioni – che nei suoi film si fanno ossessione temporale – che rendono ogni immagine qualcosa di differente da quel che raffigura.
Figura autenticamente geniale, iconica e creatrice di icone, che Bologna ricorda con una mostra di serigrafie – curata da Franco e Roberta Calarota, ospite della Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. (Via Massimo D’Azeglio 15) dal 24 ottobre al 15 dicembre 2015. È dunque il luogo dove osservare le celebri trasfigurazioni di Marilyn Monroe, Mao Tse-Tung, Jacqueline Kennedy, assieme ai su citati prodotti industriali che industrialmente si ripetono nella proverbiale “riproducibilità tecnica dell’opera d’arte”, l’angosciante serie sulla sedia elettrica, e testimonianze italiche nei dettagli della Venere di Botticelli e nelle vedute di un Vesuvio sconvolgente e sgargiante.
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26 ottobre 2015
