Gateway to the Indies, oltre quaranta concerti da Bach verso Oriente
Chi: Emilia Romagna Festival
Cosa: 41 concerti da Bach verso Oriente e oltre
Dove: province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna
Quando: 18 luglio – 16 settembre 2015
Costo: vario
Info: sito Emilia Romagna Festival
di Redazione
Emilia Romagna Festival giunge al traguardo dei 15 anni e guarda verso Oriente, Gateway to the Indies…
Gateway to the Indies, oltre quaranta concerti da Bach verso Oriente
IN BREVE Chi: Emilia Romagna Festival Cosa: 41 concerti da Bach verso Oriente e oltre Dove: province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna Quando: 18 luglio – 16 settembre 2015 Costo: vario Info: sito Emilia Romagna Festival
di Redazione
Emilia Romagna Festival giunge al traguardo dei 15 anni e guarda verso Oriente, Gateway to the Indies. Un lungo itinerario musicale, dal 18 luglio al 16 settembre 2015, dall’Europa verso l’Asia e poi ancora verso le Indie Occidentali, per ritornare in Italia attraverso la Spagna, compiendo idealmente un giro del mondo a ritroso rispetto a quello fatto da Colombo. E guida d’eccezione per questo viaggio nelle suggestioni di culture e paesi lontani, sarà il sommo compositore Johann Sebastian Bach, padre e ispirazione costante di tanta parte della musica contemporanea.
Un viaggio in 41 ‘tappe’, dalla classica al tango, dall’antico al contemporaneo, fino alle tendenze musicali più innovative, distribuite nei luoghi più preziosi della tradizione architettonica dell’Emilia Romagna, tra le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna.
Ad aprire e chiudere l’edizione 2015 di ERF due eventi d’eccezione con due prime esecuzioni. Silvia Colasanti, giovane ma già affermata compositrice romana inaugura il festival sabato 18 luglio al Teatro Arena di Castel San Pietro Terme – con la prima assoluta di Partita per flauto e archi. A dialogare con il nuovo brano di Silvia Colasanti, ci saranno alcune delle più note pagine di Bach, tra cui due Concerti Brandeburghesi, nell’esecuzione del celebre pianista di origine iraniana Ramin Bahrami, fra i maggiori conoscitori e interpreti del maestro di Eisenach, il direttore di ERF nonché apprezzato flautista Massimo Mercelli, e l’Orchestra de I Solisti Aquilani, pregiata formazione da camera, orchestra in residence nel cartellone di ERF 2015.
La chiusura – mercoledì 16 settembre alle 21, alla Chiesa di San Giacomo in San Domenico di Forlì – sarà affidata ad uno straordinario concerto all’insegna del dialogo e della riconciliazione. Il prestigioso Hover State Chamber Choir di Erevan (nella foto), fondato e diretto da Sona Hovhannisyan nel 1992, che lo dirigerà anche per questa occasione, si esibirà con un repertorio di musiche tra Oriente e Occidente, in piena linea con i percorsi storici di quelle regioni, da sempre terre di incontri e contatti tra popoli, culture e civiltà diverse, e che vede tra gli altri la prima esecuzione italiana di Psalmus III di Krzysztof Penderecki.
“Bach to Italy” è il progetto che attraversa come un fil rouge l’edizione 2015, realizzato in collaborazione con Ravello Festival, Carniarmonie e il circuito de I Solisti Aquilani. Sette concerti dedicati alla figura di Johann Sebastian Bach, il compositore che più di ogni altro ha determinato la storia della musica occidentale dal ‘700 ad oggi. Dopo la serata inaugurale l’appuntamento del 22 luglio (Bologna, Corte del Circolo Ufficiali) è invece dedicato al capolavoro di Bach: le celebri Variazioni Goldberg suonate da Ramin Bahrami.
L’1 agosto (Varignana, Chiesa di San Lorenzo), è la volta del grande violinista serbo Jovan Kolundžija che si cimenterà nelle Sonate e Partite per violino solo, fra cui quella in re minore che contiene la celebre Ciaccona, formidabile esempio di polifonia mono strumentale e assoluto capolavoro per violino solo.
Segue, il 3 agosto (Imola, Chiesa di San Domenico), una delle pagine più “intriganti”, l’Offerta Musicale BWV 1079, riconosciuta come una delle opere più articolate e complesse mai composte, che vedrà come interpreti ancora una volta Ramin Bahrami, insieme a Massimo Mercelli e al Trio de I Solisti Aquilani.
Protagonista del concerto del 22 agosto (Tossignano, Chiesa di San Girolamo) sarà invece il noto chitarrista bosniaco Saša Dejanović che si cimenterà in una Fuga e due Suite del maestro tedesco mentre il 26 agosto (chiostro dei Musei San Domenico di Forlì) sarà la volta di Alexander Hülshoff, violoncellista di caratura internazionale, a interpretare le Suite, conosciute per essere fra le più note e virtuosistiche opere mai scritte per violoncello.
“Bach to Italy” si chiude il 27 agosto (Codigoro, Abbazia di Pomposa Sala delle Stilate), con Andrea Manco, giovane virtuoso del flauto appena nominato primo flauto alla Scala, e Aina Kalnciema, finissima interprete bachiana del clavicembalo.
E’ possibile consultare il programma completo e i dettagli dei vari concerti sul sito del festival.