Lo storico locale festeggia sotto le torri con 4 feste-evento, una per decennio
Chi: Kinki club
Cosa: 4 feste-evento per celebrare i 40 anni di attività
Dove: via Zamboni 1 – Bologna
Quando: 31 gennaio – 18 aprile 2015
Immagine: archivio fotografico Kinki
di Sergio Rotino
Che meta incredibile, arrivare a compiere quarant’anni entrando così nella terra di mezzo dove i ricordi e le esperienze si accumulano…
Lo storico locale festeggia sotto le torri con 4 feste-evento, una per decennio
IN BREVE Chi: Kinki club Cosa: 4 feste-evento per celebrare i 40 anni di attività Dove: via Zamboni 1 – Bologna Quando: 31 gennaio – 18 aprile 2015 Immagine: archivio fotografico Kinki
di Sergio Rotino
Che meta incredibile, arrivare a compiere quarant’anni entrando così nella terra di mezzo dove i ricordi e le esperienze si accumulano, dove si guarda al passato e lo si trova tutto sommato ricco di esperienze, di storia.
Al cospicuo traguardo delle quaranta candeline giunge in questi giorni non un essere umano ma un locale, che di umanità alternativa ne ha vista discenderne le scale per ballare, incontrarsi, divertirsi: il Kinki. Eh già, al 31 dicembre lo storico locale chiude la quarta decade di attività. Occasione che non si poteva passare sotto silenzio. Ecco allora che i proprietari e lo staff tutto hanno deciso di creare una serie di festeggiamenti. Esatto: una serie, che va sotto il titolo ombrello di 40 KINKI. “Alla fine sono quarant’anni di storia” dice Simone Merlini, direttore artistico del club, “e di generi, mode e musica ne sono passate tantissime”.
Proprio perché sarebbe stato impossibile sintetizzarle in un unico evento i festeggiamenti si faranno in quattro. Una festa-evento al mese, di sabato, dal prossimo 31 gennaio al 18 aprile. Quattro sabati sera a ingresso libero, però contingentato, così da favorire prima di tutto i frequentatori storici, quelli insomma che lo hanno frequentato in una determinata stagione della loro vita. Per far questo gli organizzatori hanno progettato a un ingresso prenotabile tramite la pagina facebook del club o i pr, certificato da un braccialetto-pass distribuito prima dell’accesso al Caffè Minardi di via Orefici.
Ogni festa sarà dedicata a una decade. Si inizia il 31 gennaio con il decennio 1975-1985 e si continua in progressione fino ad arrivare al 2005-2015, cioè ai giorni nostri, al qui e ora, alla generazione Erasmus.
Andando a scavare dietro i festeggiamenti per i quarant’anni di attività, si scopre che il Kinki esisteva prima di se stesso. Che la sua storia è molto più lunga, anche se sempre centrata sul valore della musica. Infatti il club “apre nel 1958 come Whisky a go go” dice Micaela Zanni, che ne è proprietaria insieme al fratello. “In quella forma ha avuto una lunga tradizione di gruppi che suonavano dal vivo per tutti gli anni Sessanta”, tanto che “qui dentro si dice abbia suonato Jimi Hendrix dopo il concerto del maggio 1968 al Paladozza”. Detto altrimenti, in quei tempi lontanissimi era già un punto di aggregazione.
Solo nel 1975 il Kinki diventa “il Kinki”, affermandosi inoltre come primo locale gay d’Italia. Letteralmente underground – arrivati in via Petroni 1, bisogna scendere una teoria di scalette per entrare nella “dance hall” – il club diventa la meta preferita di volti che nel corso degli anni segnano la scena musicale, quella artistica e della moda internazionale. Dai Depeche Mode a Achille Bonito Oliva, da David Lachapelle a Jovanotti, da Lucio Dalla a Valentino Rossi a Eva Robbin’s e via discorrendo, tutti erano ospiti fissi del club bolognese.
Ma “a parte i personaggi che vi sono passati e la musica che vi ha avuto spazio” dice Alberto Ronchi, assessore alla Cultura del Comune di Bologna, “nel Kinki si vede l’evoluzione di una tradizione bolognese relativamente a una certa forma di cultura. Non solo quella gay, ma quella del costume in generale. Dire Kinki richiama a un’epoca di trasgressione che fa parte della storia e che ha permesso lo sviluppo culturale del nostro paese, in ambito musicale e sociale”.
Proprio l’attenzione alle nuove tendenze musicali e il lancio di dj non conformisti sono state altre due caratteristiche di questo club. “Di decennio in decennio, il Kinki ha avuto una serie di evoluzioni che hanno sempre anticipato le mode internazionali” sottolinea Zanni.
Insomma, bisogna vedere il Kinki come un biglietto da visita per Bologna, riconosciuto ai tempi in tutto il mondo. “Chi voleva essere al tempo stesso al centro del mondo e a casa sua, passava da Bologna e veniva qui.”
E oggi, cos’è il Kinki? Secondo Ronchi, “è rimasto l’unico o uno dei pochi testimoni di una tradizione che vedeva diversi locali svilupparsi sotto la città e che a causa delle normative vigenti sono andati scomparendo”. Un testimone quindi, in tutto e per tutto. Un testimone però ancora attivo, capace di avere un pubblico in continua trasformazione, sempre sulla notizia, almeno fino agli ultimi anni. “Le mode oggi sono veloci” avverte Merlini, sottolineando forse e non tanto una crisi del sistema clubbistico, bensì una nevroticità del contemporaneo che non permette evoluzioni e innovazioni di ampio respiro.
Qualcosa su cui si potrà ragionare nell’ultima delle feste-evento, quella del 18 aprile e oltre, crediamo, visto che in quell’occasione verrà presentata l’altra parte del progetto 40 KINKI, ovvero la mostra multimediale e il libro con cui si illustrerà la lunga notte ricca di belle sensazioni del locale e di Bologna. Quest’ultimo verrà pubblicato da Damiani Editore e avrà in allegato una dj SoundCloud card, attraverso cui si potrà accedere ai migliori dj set del Kinki nel corso degli anni.
Ai due progetti iconografici bisogna poi aggiungere le magliette, create per l’occasione da stilisti quali Parosh, Gaetano Navarra, Mario Costantino Triolo, Emilio Cavallini, Andrea Bassi e altri ancora. “Le adesioni sono ancora aperte” dice Micaela Zanni. Quel che è certo è che ognuno degli stilisti creerà un solo esemplare di t-shirt. Il ricavato della vendita verrà devoluto in beneficienza. Ma, avverte sempre Zanni, “sono tre progetti che hanno ancora bisogno di qualche tempo per esser definiti in tutte le loro linee”. Nessun problema, crediamo. Gli appassionati di club culture attenderanno con tutta la pazienza necessaria. Per adesso, buone quaranta primavere, Kinki.
Ecco il programma delle feste-evento:
31 gennaio (1975-1985)
dj: LUCA TREVISI + DINO ANGIOLETTI
21 febbraio (1985-1995)
dj: MBG + DINO ANGIOLETTI
21 marzo (1995 – 2005)
dj: PASTABOYS
18 aprile (2005 – 2015)
tbd