Dal 27 gennaio, fino al 5 maggio, i documentari di Internazionale al cinema
Cosa: Mondovisioni, rassegna di documentari di Internazionale
Quando: 27 gennaio – 5 maggio 2015
Dove: Europa Cinema, Via Pietralata 55, Bologna
Costo: ingresso singolo 5 euro
di Francesca Bartoli
Donne e uomini che ancora si battono per difendere le libertà fondamentali in un mondo che silenziosamente cambia le regole. Rivoluzioni che scoppiano con entusiasmo e che muoiono nella disillusione….
Dal 27 gennaio, fino al 5 maggio, i documentari di Internazionale al cinema
IN BREVE Cosa: Mondovisioni, rassegna di documentari di Internazionale Quando: 27 gennaio – 5 maggio 2015 Dove: Europa Cinema, Via Pietralata 55, Bologna Costo: ingresso singolo 5 euro
di Francesca Bartoli
Donne e uomini che ancora si battono per difendere le libertà fondamentali in un mondo che silenziosamente cambia le regole. Rivoluzioni che scoppiano con entusiasmo e che muoiono nella disillusione. Persone che lasciano la terra d’origine barattando i propri diritti per la sopravvivenza. Di questo e molto altro parlano i film di Mondovisioni, la rassegna di documentari promossa dalla rivista Internazionale la cui terza edizione è in programma a Bologna all‘Europa Cinema (via Pietralata 55/A) a partire da martedì 27 gennaio fino al 5 maggio.
A fronte di una informazione mainstream sempre più distratta e compiaciuta, i film di Mondovisioni rappresentano un’occasione imperdibile per prendere coscienza di quanto si sta muovendo nel pianeta a livello di lotte civili, affermazione dei diritti fondamentali, spinte verso il cambiamento, libera circolazione delle notizie e delle idee. Sette film inseriti ogni anno ad ottobre nel programma di Internazionale a Ferrara e riproposti in tour in giro per l’Italia rappresentano la migliore selezione di documentari a livello mondiale sui temi dell’attualità geo-politica, della libertà d’espressione, e dei diritti umani.
Abbiamo fatto una chiacchierata con Chiara Caporicci di Sfera Cubica, che insieme a Kinodromo e Locomotiv Club porta in città la rassegna.
C’è un filo conduttore che unisce i 7 documentari in programma?
Sì, un filo rosso che unisce i 7 documentari presentati, c’è. Parole e azioni per cambiare il mondo: il filo che attraversa le storie e i protagonisti dei film dell’edizione 2015 di Mondovisioni è senz’altro la scelta dell’attivismo, l’urgenza di agire in prima persona, per affermare istanze di giustizia, ragioni politiche, desideri di verità: una scelta declinata in forme spesso contrastanti e con esiti ora felici, ora tragicamente fallimentari. Attraverso questa chiave si possono leggere le note vicende di Aaron Swartz (Internet’s own boy) o di Jose Antonio Vargas, giornalista che ha rischiato la vita per dar voce ai diritti dei clandestini (Documented), o dell’anonima ragazza siriana che, attraverso internet, tenta di coordinare alcune anime della rivolta contro Assad (#chicagoGirl). Storie che portano gli spettatori a riflettere su questioni che riguardano l’attualità, la politica, i diritti umani e il mondo dei media.
Quale mondo ci appare dietro le storie narrate?
In questa terza edizione abbiamo visto che un tema sempre più presente è quello della guerra, intesa non solo come conflitto armato. L’argomento è molto attuale ma troppo spesso in Occidente è considerato lontano e impercettibile: si tratta di guerra come lotta per la libertà d’informazione, per difendere le proprie risorse dagli appetiti di una multinazionale (come in Marmato), e l’istintiva e solitaria adesione alla rivoluzione libica da parte di un tranquillo ragazzo americano (come in Point and shoot).
Fra i documentari presentati, qual è quello che più ti ha colpita e che consideri imperdibile?
Sicuramente Documented, che presenteremo il 10 febbraio, la storia Jose Antonio Vargas un giornalista affermato, vincitore del Pulitzer. Nel 2011, al vertice del carriera, con un articolo sul New York Times Magazine ha rivelato di essere un immigrato irregolare. Arrivato bambino dalle Filippine, Vargas ha scelto di rischiare in prima persona per dare voce agli oltre 11 milioni di persone che vivono senza documenti negli Stati Uniti. Una storia molto interessante e che non mi aspettavo, per questo ancora più intrigante.
Ecco il programma:
– Martedì 27 gennaio / Medio Oriente POINT AND SHOOT di Mashall Curry, Stati Uniti 2014, 82′
– Martedì 10 febbraio / Stati Uniti DOCUMENTED di Jose Antonio Vargas. Stati Uniti, 2014, 90′
– Martedì 24 febbraio / Tecnologia INTERNET’S OWN BOY. THE STORY OF AARON SWARTZ di Brian Knappenberger. Stati Uniti, 2014, 105′
– Martedì 10 marzo / Migrazioni DAYS OF HOPE di Ditte Haarløv Johnsen. Danimarca, 2013, 74′
– Martedì 24 marzo / Africa CONCERNING VIOLENCE di Göran Hugo Olsson. Svezia/Stati Uniti/Danimarca/Finlandia, 2014, 85′
– Martedì 14 aprile / Siria #chicagoGirl –THE SOCIAL NETWORK TAKES ON A DICTATOR di Joe Piscatella. Stati Uniti/Siria, 2013, 74′
– Martedì 5 maggio / Colombia MARMATO di Mark Grieco. Colombia/Stati Uniti, 2014, 87′
Le proiezioni si terranno alle 21.15 con apertura del Cinema e aperitivo dalle 20.
La novità di quest’anno è la possibilità di sottoscrivere 2 speciali abbonamenti per chi volesse seguire l’intera rassegna o più proiezioni: Abbonamento completo (7 film) a 21 euro (3 euro per ogni proiezione), oppure Abbonamento ridotto (4 proiezioni) a 16 euro (4 euro per ogni proiezione). Ingresso singolo 5 euro.