Le #lostmemories del digitale al roBOt festival 07

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Il 7° Festival delle arti digitali a Bologna dall’1 al 5 ottobre

 

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Chi: artisti del digitale
Cosa:
roBOt07 Festival – digital paths into music and arts
Dove: Palazzo Re Enzo, BolognaFiere, MAMbo
Quando: 1-5 ottobre 2014
Costo: singoli ingressi da 7 euro, pass tematici da 38 euro
Info:sito roBOt festival

di Erika Gardumi

 

Internet ha accelerato, fino a distorcere, la costruzione di una memoria collettiva e sta trasformando in modo radicale anche il modo di intendere la memoria individuale. In nome del principio del “digitale”…

Il 7° Festival delle arti digitali a Bologna dall’1 al 5 ottobre

 

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IN BREVE  Chi: artisti del digitale  Cosa: roBOt07 Festival – digital paths into music and arts  Dove: Palazzo Re Enzo, BolognaFiere, MAMbo  Quando: 1-5 ottobre 2014  Costo: singoli ingressi da 7 euro, pass tematici da 38 euro  Info: sito roBOt festival

 

di Erika Gardumi

 

Internet ha accelerato, fino a distorcere, la costruzione di una memoria collettiva e sta trasformando in modo radicale anche il modo di intendere la memoria individuale. Il principio del “digitale”, almeno da quando esistono le nuove macchine fotografiche, significa poter accumulare memorie senza limite e senza bisogno di organizzarle per poterle un giorno ritrovare. La settima edizione del roBOt festival, a Bologna dall’1 al 5 ottobre, parte da una riflessione sui nuovi meccanismi della memoria digitale per chiedersi cosa siano -oggi- le #lostmemories e come il digitale abbia trasformato la nostra capacità di imparare, elaborare, dimenticare.

La domanda è interessante, anche filosoficamente, e tende a distinguere il Festival delle arti digitali di Bologna da un semplice happening di musica elettronica. La risposta è molto meno chiara, soprattutto se è nascosta nell’immenso programma della manifestazione, che sembra la quintessenza del digitale per vastità e ipertestualità. Una formula difficile da decifrare perché assolutamente avvolgente, multimediale, dislocata, densa e che vive di una continuità quasi ciclica tra giorno e notte.

Uno dei core del roBOt, volendo tirare alcuni fili dell’intreccio per sintetizzare i cinque densissimi giorni (e notti) di happening delle arti digitali, è il Call4Robot. Il bando per progetti di arti visive che ogni anno seleziona i finalisti (quest’anno 26) che robot07 Moderat interno02avranno il loro spazio di performance durante le giornate del roBOt (tra questi l’immagine in alto, A-REALITY Adelin-Schweitzer). Quest’anno si aggiungono agli artisti selezionati anche 5 progetti inediti prodotti per l’occasione dal roBOt, che vanno da un live mapping per la facciata di SalaBorsa e una residenza artistica al MAMbo con performance assistite di Icaro Zorbar.

Un secondo core è quello musicale, di anno in anno sempre più ricco e diversificato. Live e dj set di rilievo nel panorama elettronico avranno il loro quartier generale nell’inedita location della Fiera di Bologna, con alcune pulsazioni interessanti anche a Palazzo Re Enzo. Dopo l’inaugurazione del 20 settembre affidata a James Holden, sono attesi altri nomi di interesse. Tra gli headliners fanno capolino l’eleganza elettronica di Sascha Ring in duplice veste: solista come Apparat e insieme ai Modeselektor come Moderat (4 ottobre @BolognaFiere). Il minimal style per maxi platee del cileno Ricardo Villalobos (3 ottobre @BolognaFiere) che dividerà la calda notte del venerdì in Fiera con l’elettronica sporca e cattiva di Actress e il suono in equilibrio tra il retro ’80 e l’ultramoderno elettronico di Legowelt

robot07 JohnHopkins interno01Parlando di memorie, torna per la serata di sabato 4 il techno noise dubstep di Jon Hopkins, amore a prima vista del roBOt, e tornano anche i nomi di Godblesscomputers (di cui abbiamo scritto in occasione del nuovo disco) e di Gold Panda (4 ottobre @BolognaFiere). 

Terzo core quello degli screenings, la parte cinematografica del roBOt. Sette opere che sondano temi e strumenti digitalmente compromessi, in una ricerca visiva che spesso si serve della club culture e dei suoi personaggi come strumento di indagine del mondo. Segnaliamo a questo proposito il documentario Elektro Moskva (1ottobre @Palazzo Re Enzo) sul primo strumento elettronico al mondo, il theremin: Russo come tanti altri sintetizzatori che oggi sono l’oggetto del desiderio per collezionisti, appassionati e nuovi producer.

robot07 GoldPanda interno03Se questa panoramica non fosse riuscita a calarvi nell’atmosfera di spunti e stimoli continui che è il roBOt, potete sempre cercare la risposta alle domande sul futuro della memoria digitale nei roBOt talks, sette incontri di approfondimento sull’impatto che le nuove tecnologie digitali hanno sulla contemporaneità, dal punto di vista sociale, antropologico, tecnico, giornalistico e musicale.

Per navigare il programma completo del roBOt07 vi rimandiamo alla pagina del sito.

E adesso non vi resta che condividere questo articolo per tenerlo in memoriadigitale e poterlo navigare nel futuro prossimo.

 

26 settembre 2014

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