Teatro, danza, cinema, gastronomia per scoprire un mondo affascinante
Cosa: Cuore di Brasile, Festival dedicato alla cultura brasiliana
Quando: dall’12 giugno al 13 luglio 2014
Dove: Parco dei Pini di Borgo Panigale
Costi: Ingresso 5 euro per i concerti, le partite, il cinema e in generale per le attività nel giardino; spettacoli da 10 a 15 euro, ma c’è uno speciale abbonamento a tutto il festival a 29 euro.
di Francesca Bartoli
“Lontano” dal triangolo superaffollato di Cavaticcio-Bolognetti-Botanique, dal 12 giugno fino al 13 luglio si terrà al Parco dei Pini di Borgo Panigale il Festival “Cuore di Brasile”…
Teatro, danza, cinema, gastronomia per scoprire un mondo affascinante
IN BREVE Cosa: Cuore di Brasile, Festival dedicato alla cultura brasiliana Quando: dall’12 giugno al 13 luglio 2014 Dove: Parco dei Pini di Borgo Panigale Costi: Ingresso 5 euro per i concerti, le partite, il cinema e in generale per le attività nel giardino; spettacoli da 10 a 15 euro, ma c’è uno speciale abbonamento a tutto il festival a 29 euro. Info: Teatri di Vita, tel. 051 566330
di Francesca Bartoli
Se il magazine KULT ha definito Bologna la meta più intrigante di quest’estate 2014 un motivo ci sarà, è certo che nella città felsinea sono tante le realtà che anche quest’anno movimenteranno le serate (e non solo) dei suoi abitanti offrendo la possibilità di godersi anche gli angoli troppo spesso nascosti che essa può offrire. “Lontano” dal triangolo superaffollato di Cavaticcio-Bolognetti-Botanique, dal 12 giugno fino al 13 luglio si terrà al Parco dei Pini di Borgo Panigale il Festival “Cuore di Brasile”, organizzato da Teatri di Vita, il centro delle arti sceniche di Bologna che sorge proprio al centro del parco e che ha all’attivo già otto edizioni della rassegna del contemporaneo, ogni anno focalizzata sulle emergenze culturali di un paese straniero.
Una kermesse, inserita all’interno del cartellone del Bé Bologna estate, che strizza l’occhio al mood carioca del momento, ma che ha obiettivi diversi: lontano dagli stereotipi carnevale, samba e Copacabana, per un mese andranno in scena aspetti inediti di questa cultura, un mix di musica, teatro, cinema, cucina, senza disdegnare il più importante appuntamento sportivo dell’estate, le partite del Mondiale che si potranno seguire su un maxischermo nel giardino: fino agli ottavi, solo quelle di Italia e del paese ospite, poi tutte fino alla finale.
La parte musicale del festival, che deve molto al sostegno dell’associazione brasiliana Espirito Mundo che da anni si occupa di promuovere artisti locali nel territorio europeo, sarà un vero e proprio viaggio fra i suoni contemporanei del Brasile: dalla samba all’hip hop ballato nelle strade, dal reggae alla musica elettronica.
Apre le danze il 12 giugno Soraia Drummond, cantante e polistrumentista di Bahia, capace di creare un mix unico che mescola sonorità elettroniche, ritmi giamaicani e dancehall anni ’80, confermandosi come una delle voci emergenti del panorama raggae brasiliano.Contaminazioni che spaziano dalla musica tradizionale a quella elettronica sono alla base del sound di Projeto Ccoma (il 14/6) o di Deepsamoa (il 20/6), ma per accontentare gli amanti di una certa saudade certo non potevano mancare i ritmi più tradizionali della musica brasiliana proposti dalla voce calda di Julia Bosco (5-6/07), figlia del celebre musicista Joao, con il suo progetto Cabine 103.
Ma la musica entra anche negli spettacoli, come nella danza urbana portata in scena dal Grupo de Rua (26 e 27/6) di Bruno Beltrão, acclamato coreografo apprezzato sui palchi di tutto il mondo per la sua nuova visione della danza, in cui fonde i passi ruvidi della break dance con visioni poetiche contemporanee. Con lo spettacolo “H3″ propone una contaminazione di linguaggi coreografici remixati insieme: dall’hip pop, alla breakdance, alla capoeira, il corpo dei danzatotori reinventa un linguaggio inedito e affascinante. E ancora nella pièce “Camelia” (10 e 11/07) della coreografa Marcia Milhazes che ha recuperato pagine di storia della musica del suo paese, da quella barocca a VillaLobos. Completano il programma teatrale due spettacoli che indagano il concetto di sessualità e di identità di genere, da sempre tematiche molto care a Teatri di Vita, lo spettacolo “Travesqueen” (3 e 4/07) e la performance a sorpresa in città (il 5 e 6/7) dal titolo eloquente “Ho l’autorizzazione della polizia per stare nudo qui”.
Il festival sarà occasione anche quest’anno per presentare la nuova produzione del teatro, “Delirio di una trans populista” (26-29 giugno, 3-12 luglio), di Andrea Adriatico e con Eva Robin’s. Spazio anche al cinema con un ricco programma, composto da 11 pellicole in lingua originale con sottotitoli, che spazia dai documentari, ai film e corti e che propone uno spaccato del Brasile con l’intento di farne emergere le contraddizioni interne: dai drammi e i sogni della classe povera delle favelas, come quelli raccontati nel docu “Motoboy” (14 giugno) alle realtà dorate ma blindate dei ricchi narrate nel film” O som ao redor” (26 giugno e 9 luglio) definito dal “Financial Times” come uno dei più importanti prodotti cinematografici nella storia del cinema brasiliano.
Infine lontano dai clichè di un Brasile colorato dalle mille sfumature verde oro per tutta la durata del festival sarà allestita la mostra fotografica in bianco e nero di Belém De Oliveira: immagini di paesaggi, figure, uccelli, che gettano uno sguardo inedito e struggente sul paese carioca. Nella “grassa” Bologna non poteva mancare certo lo spazio dedicato alla cucina, ormai vero status simbol di ogni festival cittadino. Nel giardino ogni sera si gusterà i piatti tradizionali brasiliani proposta dallo chef José Rabelo, con la possibilità di impararne i segreti grazie al corso di quattro lezioni a cura di Vivian Lorca.