Guest artists al lavoro per restituire vecchi muri abbandonati alla collettività
Chi: Cheap festival 2014
Cosa: festival della street art su carta
Quando: 1-10 maggio 2014
Dove: Bologna
di Erika Gardumi
Economico, periferico, artistico. Carta, colla, muro. Rigenerazione, collettività, sostenibilità. Parole chiave che abbiamo già trovato qualche mese fa…
Guest artists al lavoro per restituire vecchi muri abbandonati alla collettività
IN BREVE Chi: Cheap festival 2014 Cosa: festival della street art su carta Quando: 1-10 maggio 2014 Dove: Bologna
di Erika Gardumi
Economico, periferico, artistico. Carta, colla, muro. Rigenerazione, collettività, sostenibilità. Parole chiave che abbiamo già trovato qualche mese fa parlando del progetto Cheap Green, e che ritornano alla ribalta con l’inizio del Cheap festival 2014, l’evento madre di cui il Cheap Green è stato innovativo warmup.
Dall’1 al 10 maggio 2014 i muri di Bologna diventeranno tela immacolata per gli artisti della seconda edizione di Cheap, il festival della street art su carta. Realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna, Cheap si propone di intervenire creativamente sulle periferie cittadine, coinvolgendo attivamente le Amministrazioni Locali nella ricerca di spazi di proprietà collettiva adeguati per una riqualificazione urbana di impronta artistica. Nello specifico parliamo di street art su carta, realizzata su poster, ritagliati, intarsiati, combinati, incollati, lavorati con tecniche che vanno dallo stencil al paste up.
Quest’anno cinque guest artists si cimenteranno in altrettante “grandi opere” site specific nella prima periferia della città, nei quartieri San Vitale, San Donato, Porto e Navile.
In via Ottavio Mascherino (incrocio via Donato Creti – via Stalingrado), sarà attivo Lucamaleonte, esperto dello stencil con un particolare background di storia dell’arte e di pratica del restauro. Preparazione che si concretizza in una commistione tra elementi contemporanei e inserti prelevati dall’antichità classica o da vecchie illustrazioni scientifiche, composti insieme in uno stencil di precisione quasi fotografica.
Sotto il ponte di via Stalingrado, in via Zago, lavorerà invece la giovane street artist bolognese Martina Merlini, in un progetto che seguirà la sua ricerca artistica attuale, fatta di un ampliamento del concetto di texture attraverso l’utilizzo di varie tecniche. Utilizzando come base grandi poster, Martina Merlino procederà a frammentarli attraverso la tecnica dello strappo e a giustapporli, alternandoli a macchie di colore per un interessante effetto materico.
L’artista argentina Hyuro lavorerà sui pannelli installati sul muro esterno dell’autostazione (viale Masini). Il suo tratto distintivo, riconducibile alla vicinanza con le fine arts, è un minimalismo raffinato e pulito, che tratteggia con sicurezza disegni legati all’identità femminile e alla riflessione sulla società contemporanea. Il suo intervento avrà tema green in quanto parte di Cheap green.
San Donato vedrà realizzarsi il progetto che gli Orticanoodles, duo milanese attivo dal 2004, hanno pensato per il Pilastro (via Casini). Artisti dello stencil, che realizzano utilizzando stickers e paste up, gli Orticanoodles creano delle anti campagne di affissione, ovvero una risposta alla pervasività dei manifesti pubblicitari ottenuta con una sorta di scimmiottamento, che passa attraverso il linguaggio della pop art. In occasione di Cheap Festival proporranno un progetto ispirato alla figura del poeta bolognese Roberto Roversi, scomparso nel 2012.
Infine il quartiere Porto diventerà atelier a cielo aperto a partire dal 4 Maggio, quando in via Casarini (sui muri esterni del TPO) si metterà all’opera l’artista franco-tedesco L.E.T. – Les Enfants Terribles, caratterizzato da una street art arguta, provocatoria e ricca di citazioni che vengono scorporate e rese nuovo materiale artistico spesso utilizzato per la critica socio-politica.
Gli ultimi giorni del festival (8-10 maggio) saranno dedicati alle affissioni negli spazi urbani delle opere selezionate attraverso una Open Call. L’apertura di un bando ha permesso di far confluire in questa seconda edizione del Cheap festival una pluralità di artisti con una pluralità di tecniche, aperte all’illustrazione, alla grafica vettoriale e alla fotografia, purché di formato 70×100 cm e di tema green: stili di vita urbani sostenibili, riciclo e coinvolgimento sull’utilizzo di energie rinnovabili.
I vincitori del bando vedranno le loro opere installate nelle bacheche affissive in disuso di proprietà del Comune collocate in centro storico, Precisamente in via Zamboni, via Irnerio, via San Giacomo, via dell’Abbadia, via del Pratello, via Graziani, Strada Maggiore, via San Vitale, via Begatto, viale Masini.
Il tema “green” acquisterà centralità durante i dieci giorni del festival anche all’interno di eventi specifici come dibattiti, happening di sensibilizzazione e laboratori sul verde cittadino. Una risposta elegante e articolata contro chi sostiene che la street art sia solo degrado sui muri.