Il duo noise di Bristol porta al Locomotiv il nuovo album Slow Focus
Chi: Fuck Buttons
Cosa: concerto
Quando: mercoledì 25 settembre 2013, apertura h 20.30
Dove: Locomotiv, via Sebastiano Serlio 25/2 Bologna
Costo: 15 euro, tessera aics obbligatoria (8 euro)
Info: info@locomotivclub.it | 3480833345
di Marco Napolitano
Da fenomeno inizialmente apprezzato per lo più dagli amanti del noise-drone misto alla braindance più radicale, i Fuck Buttons hanno meritatamente guadagnato…
Il duo noise di Bristol porta al Locomotiv il nuovo album Slow Focus
IN BREVE Chi: Fuck Buttons Cosa: concerto Quando: mercoledì 25 settembre, apertura h 20.30 Dove: Locomotiv, via Sebastiano Serlio 25/2 Costo: 15 euro, tessera aics obbligatoria (8 euro) Info: info@locomotivclub.it | 3480833345
di Marco Napolitano
Da fenomeno inizialmente apprezzato per lo più dagli amanti del noise-drone misto alla braindance più radicale, i Fuck Buttons hanno meritatamente guadagnato il centro della scena nel luglio dello scorso anno, quando la loro musica accompagnò niente meno che la cerimonia d’apertura dei giochi olimpici londinesi. Surf Solar e, appunto, Olympians furono i brani selezionati da Danny Boyle dall’allora ultima fatica dell’electro-duo bristoliano: il meraviglioso Tarot Sport del 2009.
Se quell’opera, da un lato, portava a compimento le intenzioni già espresse con chiarezza e personalità nel precedente disco d’esordio intitolato Street Horrrsing, dall’altro ne esauriva il discorso, facendo preludere a un cambiamento, a un prezioso arricchimento. Che è puntualmente arrivato il luglio di quest’anno, tra i solchi della loro ultima prova, Slow Focus, data alle stampe da ATP Recordings.
Street Horrrsing pagava in pieno il debito d’ispirazione da parte del duo nei confronti di Aphex Twin, sia nella dilatazione ambient che nell’intensità ostinata di matrice techno. Sweet Love For Planet Heart, il brano d’apertura del disco del 2008, riassume in sé questa duplicità, attraverso un dolce tintinnio introduttivo che incanta e conduce, per un lavoro di netta giustapposizione sonora, attraverso ruvidi tappeti dronici, fino a un ben amalgamato e selvaggio scream digital-glitch (ricetta che si ripetute in Race You To My Bedroom / Spirit Rise). Street Horrrsing è un album in cui è comunque preponderante l’elemento del flusso sonoro, del magma algoritmico, la cui scansione avviene più per coaguli del flusso stesso che per innesti ritmici ortodossi (fa eccezione il bassdrum techno di Bright Tomorrow).
L’incipit di Surf Solar, magnifica ouverture del successivo Tarot Sport, dialoga con le atmosfere space-kraut dei Tangerine Dream più cupi, ma il tributo Seventies finisce là dove comincia quel battito regolare già sentito in Bright Tomorrow. Rispetto all’album precedente, in Tarot Sport il ritmo diventa un tratto saliente dello stile dei Fuck Buttons. Ciò che fa di Tarot Sport un album unico è la calibrata sintesi tra noise-drone indistinto, psichedelia digitale, e l’amore per il ritmo. E’ trance-techno estatica che, peraltro, sceglie di abbracciare l’elemento melodico. L’effetto è uno shoegaze strumentale e ipercinetico, naturalmente fatto senza chitarre elettriche. Ascoltate Olympians, un inno.
E’ interessante ciò che accade successivamente alla pubblicazione di Tarot Sport. Nel 2011 e nel 2013 vengono pubblicati due dischi, Blanck Mass (omonimo side-project) e il recente e ultimo Slow Focus: ciascun’opera sembra farsi carico, ciascuna per sé, delle due caratteristiche polari del sound Fuck Buttons. Se Blanck Mass è un meraviglioso esempio di densissima dream-ambient cosmica (provare Sundowner per credere), Slow Focus si presenta, sin dalle prime battute, come una presa di posizione ritmica rispetto a quanto messo a punto finora dai Fuck Buttons. Ispessimento. E’ così che possiamo immaginare il processo di metamorfosi impresso dai Fuck Buttons al proprio tessuto sonoro. Ritmica pachidermica, che non lascia scampo: vengono i brividi a pensare a come tremerà il Locomotiv club, stasera, quando Brainfreeze e Sentiens risuoneranno spaventevoli nell’aria, tra i muri, attraverso i vostri diaframmi.