IN BREVE Cosa: i 10 concerti cult dell’autunno 2013 Quando: autunno 2013 Dove: Bologna
La stagione più calda dell’anno è l’autunno. Non è solo un augurio per continuare a sognare weekend al sole, ma è proprio un dato di fatto, che possiamo dimostrare con un piccolo anticipo dei 10 concerti più “hot” dell’autunno bolognese. Nomi di gran richiamo sono attesi su tutti i palchi di genere, giusto per non far mancare a nessuno il suo “gigante” e per far dimenticare presto un’estate musicalmente un po’ in sordina.
UNO. A farla da padrone sarà Nick Cave, con i Bad Seeds in concerto il 29 novembre al Paladozza per il “Push The Sky Away Tour 2013”. L’artista australiano approda a Bologna con in canna un album fresco fresco, dalle sonorità più tranquille per pianoforte e violino, che sembrano quasi separate per decantazione dalle recenti esperienze musicali di Cave: non solo i Grinderman, ma anche il sound più ruvido di Dig Lazarus Dig!, precedente lavoro con i Bad Seeds. L’articolo dedicato è qui.
DUE. John Lydon e i suoi PIL – Public Image Limited sono i portabandiera dell’autunno punk, in concerto il 26 ottobre all’Estragon. L’ex Sex Pistols ritorna sul palco senza dar cenno di voler tradire l’antico spirito, ecco l’articolo di Bologna Cult.
TRE. Unica data italiana per il new glam alternativo (ma domato) dei Placebo, band britannica capace segnare il passo nel rock mainstream degli anni 2000 con gli oltre 10 milioni di dischi venduti nel mondo. In attesa del 23 novembre, data del concerto all’Unipol Arena di Casalecchio, i fan si possono beare dell’uscita del nuovo album, Loud like love, atteso per il 16 settembre.
QUATTRO. Un nome che è anche un genere, un sinonimo di patchanka, un inno al power punk di impronta balcanica: i Gogol Bordello tornano a Bologna il 30 novembre, all’Estragon. Anche hanno recentemente partorito un nuovo album, Pura Vida Conspiracy, uscito nel luglio 2013.
CINQUE. Un concerto purtroppo annullato. Per chi l’ha visto all’ultimo festival di Sanremo e si è un po’ vergognato quando Fabio Fazio gli ha chiesto di “ripetere il ritornello” di One Day per permettere alle prime file di battere le mani a ritmo…beh, forse avete colto un po’ di più di questo artista di quanto abbia saputo fare l’intero teatro Ariston. Virtuoso cantante israeliano dalla voce efebica e inarrivabile, Asaf Avidan ha annullato per motivi promozionali il concerto dell’8 novembre a Bologna.
SEI. Appuntamento con il rock più pesante il 3 novembre, con il ritorno dei The Darkness, band hard rock che ha cercato di rivitalizzare il glam con una formula musicale e visiva che ci riporta direttamente ai Queen o ai Kiss, riassunta perfettamente nelle tutine attillate e luccicanti del leader Justin Hawkins e nel suo falsetto d’altri tempi (rock). Dopo la recente reunion i Darkness cercano di ripetere il succcesso mondiale di I believe in a thing called love.
SETTE. Ce n’è anche per gli appassionati di reggae e dub, che potranno ascoltare l’interessante esperimento neozelandese dei Fat Freddy’s Drop, in concerto il 25 ottobre all’Estragon per il tour del loro ultimo album, Blackbird (2013). Il sound dei sette si immerge in un’atmosfera jazz e rythm & blues, togliendo il reggae da molti impacci di minimalismo e portandolo a tratti verso il funk.
OTTO. Il jazz ritorna prepotentemente all’ordine del giorno con il Bologna Jazz Festival, kermesse internazionale che come ogni anno accende la città. Quest’anno fiato sospeso per Jack DeJohnette, grande virtuoso della batteria jazz che può contare tra le sue collaborazioni John Coltrane, Miles Davis e Keith Jarrett. Sarà il 5 novembre al Teatro Duse con un quartetto di tutto rispetto.
NOVE. C’è spazio anche per l’elettronica con la nuova edizione del Robot Festival, che sarà aperta ufficialmente il 24 settembre al Teatro Comunale di Bologna da un trio d’eccezione quasi estemporaneo, visto che il loro debutto è datato 7 settembre 2013. Loro sono i The Kilowatt Hour, collaborazione tra il mito del rock sperimentale “nipponico” David Sylvian e l’artista elettroacustico Stephan Mathieu, in buona compagnia con l’esperienza elettronica distorta del musicista austriaco Fennesz. Un’esperienza che si promette ambient minimal, ma che per la mancanza di materiale pregresso rappresenterà una sorpresa. Qui l’articolo sul roBOt Festival 2013.
DIECI. Un volto non così alieno per Bologna, ma sicuramente inedito nella versione “a teatro” con Duke Garwood, ecco il concerto di Mark Lanegan, in programma il 18 novembre al teatro Duse. Una panoramica più approfondita su cosa ci possiamo aspettare nell’articolo dedicato.
E a quanti stanno pensando che questa classifica è troppo mainstream non temete, ci sarà occasione per parlare di altri concerti “caldi” dell’autunno bolognese, magari meno conosciuti ma altrettanto imperdibili.
9 settembre 2013