Prima di tutto il personaggio, nella 19ª edizione del festival dedicato all’animazione e le nuove tecnologie
Cosa: Future Film Festival, 19ª edizione
Quando: da martedì 2 a domenica 7 maggio 2017
Dove: Proiezioni al Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna
Costo: da 9 a 5 euro (varie riduzioni possibili)
di Sergio Rotino e Giuseppe Marino
Il teaser della diciannovesima edizione del Future Film Festival – FFF si chiude su un paio di occhi che guardano lo spettatore. Secondo l’assessore Bruna Gambarelli è «un’ottima scelta per un festival che ha la parola “futuro”…
Prima di tutto il personaggio, nella 19ª edizione del festival dedicato all’animazione e le nuove tecnologie
IN BREVECosa: Cosa: Future Film Festival, 19ª edizione Quando: da martedì 2 a domenica 7 maggio 2017 Dove: Proiezioni al Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, Bologna Costo: da 9 a 5 euro (varie riduzioni possibili) Info: futurefilmfestival.org
di Sergio Rotino e Giuseppe Marino
QUI L’ARTICOLO CON I VINCITORI E LE RECENSIONI
Il teaser della diciannovesima edizione del Future Film Festival – FFF si chiude su un paio di occhi che guardano lo spettatore. Secondo l’assessore Bruna Gambarelli è «un’ottima scelta per un festival che ha la parola “futuro” dentro al proprio titolo». Questa edizione 2017 inizia il 2 maggio per chiudersi domenica 7 maggio e sarà interamente dedicata al personaggio, come si evince dal suo motto: Character Wow. «Dedicato tutto ai personaggi, quelli del cinema di animazione e del cinema con effetti speciali». Perché «senza il personaggio il film non reggerebbe» afferma Giulietta Fara, direttrice del festival con Oscar Cosulich. «È una figura fondamentale per tutta la storia del cinema. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare a questo focus diverse attività, fra cui Comics Zone, sezione dedicata a cinque fumettisti e illustratori quali Vittorio Giardini, Sara Colaone, Alberto Corradi, Paolo Baccilieri e Davide Fabbri, che durante le varie giornate lavoreranno in live drawing, mostrando al pubblico come si creano i loro personaggi più famosi; una mostra presso l’Accademia di Belle arti e un’altra mostra presso ONO Arte. Qui saranno esposti i lavori di tutti gli artisti che in questi anni hanno inventato dei character per il FFF.»
Impossibile, ormai, scindere il FFF dall’idea di opere sviluppate appositamente per la realtà virtuale. L’anno scorso “il nuovo mondo” ha potuto essere proposto con gli appositi visori per solo due ore, per questa edizione la musica cambia. «Era un esperimento» dice Cosulich. «Quest’anno invece avremo un luogo apposito, lo Spazio VR, creato in collaborazione con Cineca, dove sarà possibile testare i visori immergendosi nella realtà virtuale per tutta la durata del festival e praticamente per tutto il giorno, oltretutto visionando filmati che ci sono pervenuti da ogni parte del mondo.»
Altra novità del FFF i workshop indirizzati a un pubblico di adulti. «Sono tre i workshop dedicati agli adulti» conferma Fara. «Uno verrà tenuto da Betto Shibata, artista che ha realizzato il poster del festival. Viene dal Brasile e per due giorni (3-4 maggio) lavorerà sulla cutout animation, tecnica che si basa sull’uso di pezzi di carta ritagliata, tecnica antica nel campo dell’animazione che adesso sta tornando in auge». Altro ospite importante del Festival, Barry Purves, animatore inglese di animazione stop motion conosciuto fra le altre per Galline in fuga. «Purves terrà non solo un workshop (6 maggio), ma anche una Masterclass per adulti più un laboratorio per bambini (7 maggio), mentre l’italiana Anna Ciammitti, molto attiva anche in Spagna, proporrà un suo laboratorio in Accademia, sempre sulla costruzione di un personaggio in stop motion». Un’altra masterclass fa bella mostra di sé nel programma del FFF, quella con Victor Perez, che il 3 maggio parlerà di creazione di effetti visivi per il cinema. Perez è un’autorità in materia, avendo lavorato fra gli altri a Il cavaliere oscuro, Rogue One e Il ragazzo invisibile, della cui seconda parte si potranno vedere alcuni spezzoni proprio durante il festival.
Andiamo alla selezione dal ricco programma di quest’anno. Il titolo di apertura, il 2 maggio alle 19.30 (in replica il 3 maggio alle 12.00), sarà Monster Calls – 7 minuti dopo la mezzanotte dello spagnolo Juan Antonio Bayona, un nome vicino a Guillermo Del Toro che dall’autore de Il Labirinto del Fauno prende la tendenza a unire fantasy e vita reale, in esistenze spesso caratterizzate da situazioni difficili e dolorose. L’elemento fantastico, dunque, appare come la visualizzazione delle paure e le speranze dei giovani protagonisti, che dovranno misurarsi con situazioni e creature fuori dal comune.
Una delle cose più affascinanti di un Festival come il Future Film è la possibilità di spaziare in diverse culture della visione e del racconto, anche grazie alla grande offerta di film d’animazione, che in ogni loro scelta o dettaglio racchiudono una poetica definita che rispecchia completamente lo sguardo dell’autore. A ricoprire il ruolo da protagonista, quest’anno, torna a essere il Giappone, che per ovvi motivi al FFF si trova decisamente a proprio agio. Uno dei titoli di punta è senz’altro In this Corner of the World, per un’animazione che unisce realismo e trasfigurazioni poetiche, raccontando storie di vite che cercano di affermarsi, nel periodo della seconda guerra mondiale. Sunao Katabuchi, già regista di Princess Arete, è una firma di punta, e il suo ultimo lavoro sarà in programmazione sabato 6 maggio alle 20.00 e il 7 alle 11.30.
Viene invece dall’entourage di Neon Genesis Evangelion Kazuya Tsurumaki, che porta la premiere del curioso OAV The Dragon Dentist (4 maggio alle 16.00, 5 maggio alle 12.00), storia di un certo fascino visivo e bizzarria concettuale, fatta di enormi draghi da guerra che hanno bisogno di essere difesi dai batteri che provocano la carie, a quanto pare il loro peggior punto debole. A Silent Voice, di Naoko Yamada, ha la particolarità di venire da una delle poche registe di anime di successo. Il tema è intenso, trattando di una ragazza sorda vittima di bullismo, e la storia, tratta da un manga, ha una vocazione romantica. In programma martedì 2 maggio alle 13.00 e il 3 maggio alle 16.00.
Non manca uno spazio riservato al più famoso ladro giapponese, Lupin III, che torna sugli schermi con un film di 50’ dedicato a Goemon (4 maggio alle 22.00 e 5 maggio alle 14.00), che sarebbe la spalla più spettacolare del mondo, se non fosse che Jigen non è da meno. Nella sezione giapponese segnaliamo anche un film live, Bloody Chainsaw Girl, che, come suggerisce il titolo, segue le gesta di una ragazza particolarmente portata all’uso improprio della motosega. Per chi fosse legittimamente incuriosito dalla cosa, il film sarà in sala sabato 6 maggio alle 23.55 e in replica il giorno dopo, per una serena domenica mattina, alle 10.00.
Chiudiamo la possente sezione giapponese con Belladonna of Sadness, classico dell’animazione del 1973, che nella versione restaurata in 4K chiuderà anche questa edizione del Future Film, domenica 7 maggio alle 22.30.
Cambiamo continente con lo statunitense Bill Plympton, ospite abituale e già vincitore del Festival. Quest’anno presente con due lavori, sempre all’insegna della sperimentazione e della rappresentazione di quel tanto di grottesco che la natura umana contiene. Il primo titolo è Hitler’s Folly (5 maggio ore 16.00 e 6 maggio alle 12.30), mockumentary che unisce immagini storiche e disegni per seguire le ambizioni di un Adolf Hitler che vuole affermarsi nel mondo dell’animazione. Il secondo titolo, sempre del 2016, è il noir western Revengeance, il 6 maggio alle 22.30 e in replica il 7 alle 14.00.
Uno sguardo all’Europa con La Jeune Fille Sans Mains del francese Sebastien Laudenbach, trasposizione in un’affascinate animazione pittorica di una fiaba dei Grimm, crudele come solo le fiabe dei Grimm sanno essere. Al cinema giovedì 4 alle 20.30 e venerdì 5 alle 14.00. Chiudiamo le nostre segnalazioni con l’epopea familiare di Ethel & Ernest; il film animato Roger Mainwood attraversa l’Inghilterra dagli anni’30, in una storia semplice e reale. Da vedere venerdì 5 amggio alle 20.00 oppure sabato 6, alle 14.00.
Questo e altro al Future Film Festival, da vivere il più possibile, per arricchirsi di Buone Visioni.
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