Rockin’1000 – That’s Live, buona la prima. Con due rocker speciali nella band più grande del mondo

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Fra i 1200 musicisti allo stadio di Cesena c’erano anche Samuele e Moreno della comunità L’Arca di Bologna, che promuove progetti di inclusione per ragazzi diversamente abili

 

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Cosa: Rockin’1000 – That’s live, i risultati e l’incontro con Samuele e Moreno
Dove: Orogel Stadium Dino Manuzzi
Quando: 24 luglio 2016


di Carlotta Benini

 

“Stay together and play rock and roll”. Perché la musica, in fondo, unisce le persone, al di là di ogni conflitto o diversità. E’ questo il messaggio positivo che ha coinvolto in un’ondata di entusiasmo le oltre 14 mila persone che…

Fra i 1200 musicisti allo stadio di Cesena c’erano anche Samuele e Moreno della comunità L’Arca di Bologna, che promuove progetti di inclusione per ragazzi diversamente abili

  

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IN BREVE Cosa: Rockin’1000 – That’s live, i risultati e l’incontro con Samuele e Moreno Dove: Orogel Stadium Dino Manuzzi Quando: 24 luglio 2016

 

di Carlotta Benini

 

“Stay together and play rock and roll”. Perché la musica, in fondo, unisce le persone, al di là di ogni conflitto o diversità. E’ questo il messaggio positivo che ha coinvolto in un’ondata di entusiasmo le oltre 14 mila persone che domenica 24 luglio si sono trovate all’Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena per assistere dal vivo al concerto della più grande band del mondo. Stiamo parlando di That’s Live, la seconda impresa musicale targata Rockin’1000, ideata da un team di creativi romagnoli capitanati dal general manager e “dreamer” Fabio Zaffagnini.

Un anno fa mille musicisti al parco dell’Ippodromo convinsero, con una cover di ‘Learn to fly’, i Foo Fighters a suonare a Cesena. Oggi l’impresa era ancora più ardua: eseguire un concerto vero e proprio, davanti a un pubblico pagante, con una gestione tecnica e del suono che ha richiesto anche la collaborazione di membri dello staff dei Muse e degli ACDC.

Domenica quasi milleduecento musicisti – 250 chitarristi, e altrettanti bassisti, batteristi e cantanti, 30 tastieristi e 30 suonatori di cornamusa, più un gruppo di violinisti per il pezzo di apertura – hanno fatto risuonare lo stadio con 17 celebri cover rock, riuscendo in un’impresa da Guinness. L’esercito dei rocker, i cosiddetti “millini”, è stato magistralmente guidato, ancora una volta, dal maestro Marco Sabiu, che ha fatto ingresso all’Orogel Stadium a bordo di una moto, con l’accappatoio da pugile.

C’erano anche alcuni volti noti del mondo dello spettacolo che hanno condiviso pienamente lo spirito dell’iniziativa: Cesareo, chitarrista di Elio e le Storie Tese, Cesare “Mac” Petricich, chitarrista dei Negrita, Nikki, conduttore di Radio DEEJAY, che ha partecipato in qualità di presentatore e musicista, Saturnino bassista di Jovanotti, Livio Magnini, chitarrista dei Bluvertigo, Federico Poggipollini, chitarrista (Litfiba e Ligabue), Ballo, bassista di Cesare Cremonini, i giovani Alteria e Nevruz e infine Raoul e Mirko Casadei, icone indiscusse del liscio.

A cantare sulle note del pezzo finale, ‘Learn to fly’, la cover che tutti aspettavano, c’erano anche due millini speciali. Samuele e Moreno, due giovani della comunità dell’Arca L’Arcobaleno di Bologna, che si occupa di progetti culturali e di inclusione sociale per ragazzi diversamente abili. Loro sono due appassionati di musica, suonano anche in una band di otto elementi, e un evento così non potevano certo perderselo. “Grazie a questa occasione hanno scoperto di avere un’anima rock – esordisce Luca Errani, un operatore di Arca con loro a Cesena, insieme alla collega Silvia – Ho conosciuto Fabio Zaffagnini al TEDx e da lì è nata l’idea di coinvolgere la nostra band alternativa, i ‘Fuori tempo’, nell’avventura di That’s Live”.

“Gli elementi di difficoltà non erano pochi”, confessa, ma quando si hanno passione e caparbietà da vendere, anche le sfide più grandi diventano possibili da superare. Lo hanno dimostrato i milleduecento musicisti che domenica hanno scritto un capitolo della storia del rock. Lo hanno dimostrato gli organizzatori, i guru e tutto l’indomito staff di Rockin’1000.

E con il loro piccolo, grande contributo, lo hanno dimostrato anche Samuele e Moreno, che con i loro sorrisi sinceri e il loro entusiasmo contagioso, nei giorni delle prove e anche negli ultimi istanti dello show, quando sono stati anche inquadrati sul maxi schermo, hanno regalato al pubblico un messaggio di speranza. In un mondo migliore? Forse basterebbe in un mondo meno miope, dove le differenze, anziché essere viste come un limite, fossero vissute come una forza.

Vicino a Bologna, a Granarolo dell’Emilia, la comunità dell’Arca, da quindici anni coltiva importanti relazioni con gli amici, i vicini e l’accoglienza di persone diverse per capacità, età, cultura e formazione, che scoprono un nuovo senso alla vita condividendo i loro doni e le loro fragilità. La super band dei ‘Fuori tempo’ è solo uno dei tanti progetti volti a favorire l’inclusione sociale e a valorizzare i talenti di ogni individuo. Il 25 settembre l’appuntamento per tutti è a San Pietro in Casale: a suon di rock con la band più alternativa dell’Emilia!

 

28 luglio 2016

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