IN BREVE Chi: Étienne Davodeau
Cosa: presentazione del volume Gli ignoranti
Quando: mercoledì 11 novembre 2015, 18.00
Dove: Libreria Ubik-Irnerio, via Irnerio 29, Bologna Costo: gratuito
Mi piace pensare che gli ignoranti non siano persone ottuse, retrive e diffidenti verso qualsiasi cosa non appartenga al loro universo ristretto, ma che banalmente, non conoscano altro, ma lo vorrebbero. Voglio dire, mi piace immaginare siano persone cariche di una “ignoranza attiva”, capaci cioè di essere curiose verso quanto, appunto, non conoscono.
In questa direzione mi pare si muova il graphic journalist francese Étienne Davodeau con il suo Gli ignoranti (pp. 288, € 25) edito in Italia da Porthos edizioni. Un vero e proprio romanzo bio-grafico dove l’autore racconta l’incontro, e la conoscenza approfondita, fra mondo del fumetto e mondo del vino. Si badi bene, non con la semplice degustazione ma con il terroir più complesso e articolato del “fare” fumetto e del “fare” vino. E non è solo questo il punto. Perché la vera anima de Gli ignoranti, che verrà presentato dall’autore domani, 11 novembre, alle ore 18 presso la libreria Ubik di via Irnerio 29, all’interno della Sesta edizione del FFF2015 – Festival della Narrativa Francese, è lo scambio di competenze.
In effetti, nelle pagine del romanzo, fra il vignaiolo e produttore di vini bio Richard Leroy e l’autore di fumetti Étienne Davodeau avviene, lentamente ma perentoriamente, un travaso: ci sarà chi apprenderà come si crea un volume a fumetti e chi capirà il lavoro della vigna e di certe scelte di vinificazione. I due creatori si sporcheranno cioè le mani con gli strumenti propri a un altro territorio del fare. Tutti e due capiranno che nessun autore di fumetti è perfettamente uguale a un altro, così come nessun viticoltore coltiva la vigna e lavora il vino allo stesso modo.
Proprio il patto dello scambiarsi le esperienze innesca la narrazione ne Gli ignoranti, permettendo al racconto di crescere e di snodarsi poi attraverso il tempo necessario affinché la vite possa dare i suoi frutti e questi possano tramutarsi in vino. Non solo. Al tempo della natura se ne accosta metaletterariamente un altro: quello necessario a progettare, creare e produrre il romanzo a fumetti che contiene la storia, ovvero il racconto-prova di quanto avvenuto nei mesi di collaborazione fra Étienne e Richard.
Romanzo grafico lungo un anno, che tiene fedelmente conto delle stagioni e altrettanto fedelmente racconta i ritmi che governano sia il lavoro delle vigne sia il lavoro creativo e di produzione – da qui una relativa (ma necessaria) monotonia di alcuni passaggi, Gli ignoranti fila dritto come un fuso lungo l’asse di una commedia garbata e molto francese, capace di miscelare sul piano narrativo il registro biografico e quello leggero, fatto di piccole ironie, di battute, di understatement e di lievi accensioni nei caratteri dei personaggi (soprattutto in quello più burbero di Richard). Tutte cose che, sotto certi aspetti, lo fanno lontano parente, con tutti i distinguo del caso, di Sideways, romanzo scritto da Rex Pickett nel 2004.
Ma Leroy, che produce vino naturale nella regione della Loira, contrada Rablay sur Layon, si indignerebbe a sentire un simile paragone, non fosse altro che per l’approccio al bere. Nel corposo volume composto da 19 capitoli più prologo ed epilogo – quindi romanzo in senso pieno, romanzo-romanzo, rigorosamente in bianco e nero e tonalità di grigi, i tanti assaggi nelle varie cantine sono una educazione alla cura del bere, non a quella di ingozzarsi di vino. Nelle tavole che lo compongono non esiste inoltre l’idea del viaggio fra amici prima di un evento epocale. Qui a farsi epocale è proprio lo scambio di esperienze fra due che prima ignoravano il lavoro dell’altro. E se di viaggio si vuol parlare, ecco che avviene nella sempre maggiore conoscenza che i due personaggi hanno l’uno dell’altro per quanto concerne i rispettivi lavori, così come nel loro rimanere figure vigorosamente motivate nel perseguire i rispettivi obiettivi in piena indipendenza.
“Non è un libro che capita tutti i giorni di trovare” scrive in chiusa al libro Sergio Rossi, il cocuratore dell’edizione italiana del volume, “soprattutto perché racconta il piacere e la gioia insite nel far bene il proprio lavoro, qualunque esso sia, cercando di trasformare ogni impedimento in opportunità, cercando l’equilibrio tra ciò che si vorrebbe fare e ciò che non si può, sforzandosi di fare sempre del proprio meglio, senza barare”.
Anche per questo Gli ignoranti è una lettura unica e magnifica.
Lo si potrà apprezzare ancora di più domani, quando presso la libreria Ubik Irnerio con Etienne Davodeau dialogheranno di vini e fumetti la traduttrice Raffaella Garruccio, Sergio Rossi e Massimiliano Croci, dell’omonima azienda vitivinicola di Castellarquato, da generazioni impegnata nella produzione di vino naturale.
Seguirà, obbligatorio e imperdibile, un brindisi.