Prestiamo orecchio agli Yo La Tengo, live a Bologna

yo-la-tengo-bologna-15-list01

Al Teatro Antoniano una delle migliori e più longeve band indipendenti

 

yo-la-tengo-bologna-15-list01

Chi: Yo La Tengo
Cosa:
Concerto
Quando: venerdì 30 ottobre 2015
Dove: Bologna, Teatro Antoniano, via Guido Guinizzelli 3
Costo: 20 euro + prevendita

di Giuseppe Marino

Non tutti sanno che… gli Yo La Tengo sono da poco più di trent’anni uno dei migliori gruppi in circolazione. Il trio di Hoboken, New Jersey, può definirsi un saldo punto di riferimento per l’indie rock…

 

Al Teatro Antoniano una delle migliori e più longeve band indipendenti

 

 yo-la-tengo-bologna-15-slide01

 IN BREVE Chi: Yo la Tengo Cosa: Concerto Quando: venerdì 30 ottobre 2015 Dove: Bologna, Teatro Antoniano, via Guido Guinizzelli 3 Costo: 20 euro + prevendita

 

di Giuseppe Marino

 

stuff-yltNon tutti sanno che… gli Yo La Tengo sono da poco più di trent’anni uno dei migliori gruppi in circolazione. Il trio di Hoboken, New Jersey, può definirsi un saldo punto di riferimento per l’indie rock, considerando il “genere”, o almeno una sua consistente frangia, come frutto di ritrovate e reinventate sonorità di padri nobili targati ’60 e ’70, dai Velvet Underground in giù. La band composta da Ira Kaplan (chitarra, piano, voce), Georgia Hubley (batteria, pianoforte, voce) e James McNew (basso, voce), non a caso incarnò nel film I Shot Andy Warhol proprio una formazione molto vicina ai leggendari Velvet di Lou Reed.

Un approccio musicale vario ed eclettico, portato con rara libertà da Kaplan di volta in volta in territori soft e ipnagogici, rumoristici, folk, rock’n roll, alternando a strutturati album di inediti raccolte di cover più o meno ironiche, colonne sonore e incisioni esclusivamente strumentali. Ma gli Yo La Tengo conservano, in ogni occasione, un suono personale e ben definito che trova, anche negli arrangiamenti più caotici e distorti, le voci di Kaplan o della Hubley a distendersi lievi e misurate sul tappeto musicale. In particolare Georgia Hubley possiede un timbro singolare e ipnotico, a ricordare una Nico dagli angoli smussati e dalla vocalità più calda e accogliente.

nothing-yltDovessi suggerire due album per avvicinarsi ai migliori Yo la Tengo, cosa che peraltro sto per fare, indirizzerei verso i gioiellini And Then Nothing Turned Itself Inside Out (2000) e, evocativo già dal titolo, I Am Not Afraid of You and I Will Beat Your Ass (2006). Rispettivamente, nelle tonalità tanto del packaging quanto della musica, un album blu e uno rosso. Il primo soffuso, avvolgente, psichedelico, ma anche dotato di sonorità e refrain assolutamente orecchiabili e godibili. La vena è nostalgica, come può essere il racconto di un viaggio passato; e il disco si chiude proprio con un viaggio sonoro di rara intensità con i diciassette minuti di Night Falls on Hoboken, saluto finale di un disco straordinariamente ispirato dall’inizio alla fine. Più sanguigno e vario al suo interno, I Am Not Afraid offre una panoramica sulle possibilità e gli interessi della band, che in 15 tracce declina, rimanendo fedele al proprio sound, ballate sussurrate, falsetti soul, ritmi trascinanti e indemoniati virtuosismi strumentali.

not-afraid-yltVenerdì 30 ottobre gli Yo La Tengo arrivano a Bologna, al Teatro Antoniano, con alle spalle la recente pubblicazione di Stuff Like That There: una raccolta di cover di pezzi più o meno celebri (fra i più famosi certamente Friday I’m in Love), con in più un paio di rivisitazioni di loro brani e altrettanti inediti. L’arrangiamento acustico e meditativo rende l’album, pur frutto di fonti eterogenee, un’opera coesa e avvolgente, puramente Yo La Tengo. Il live, a ogni modo, con ogni probabilità offrirà una panoramica sui pezzi storici della band. Un’occasione rara e preziosa, per chi li conosce e per chi ha la possibilità di cominciare una splendida amicizia.

8 settembre 2015

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here