Trasposizione teatrale del capolavoro di Kubrick in scena mercoledì 11 e giovedì 12
Chi: Regia di Gabriele Russo
Cosa: Arancia Meccanica
Quando: mercoledì 11 e giovedì 12 febbraio 2015
Dove: Teatro Pubblico, Piazza del Popolo, 1, Casalecchio
di Cristian Tracà
Quasi sempre nella lista dei dieci film preferiti dai cinefili, il romanzo di Anthony Burgess, Arancia Meccanica approda al Teatro Pubblico di Casalecchio, in una messinscena per il palcoscenico che lavora sui canoni della performance teatrale e musicale.
Trasposizione teatrale del capolavoro di Kubrick in scena mercoledì 11 e giovedì 12
IN BREVE Chi: Regia di Gabriele Russo Cosa: Arancia Meccanica Quando: mercoledì 11 e giovedì 12 febbraio Dove: Teatro Pubblico, Piazza del Popolo, 1, Casalecchio Info: Teatro Pubblico
di Cristian Tracà
Quasi sempre nella lista dei dieci film preferiti dai cinefili, il romanzo di Anthony Burgess, Arancia Meccanica approda al Teatro Pubblico di Casalecchio, in una messinscena per il palcoscenico che lavora sui canoni della performance teatrale e musicale. Lo stesso romanziere aveva pensato ad una traduzione per le scene recitata e cantata, come nella migliore tradizione straniante brechtiana.
A firmare la partitura musicale dell’opera Morgan. Il giudice di X Factor presta la sua carica dark ad una regia che dell’ombra fa il suo spartito visivo fondamentale. I personaggi vivono infatti in una scatola buia, teleologicamente progettata per l’autodistruzione. L’interpretazione del regista Gabriele Russo ruota, infatti, tutta attorno alla chiave distopica, come se il romanzo di Burgess fosse una propaggine virtuale del 1984 di Orwell.
L’obiettivo è quello di valorizzare il tema attualissimo di una società sempre più incline al controllo delle coscienze e all’indottrinamento del pensiero unico, mantenendo quello strano linguaggio che è il Nadsat, uno slang artificiale derivato dall’inglese con numerose influenze russe, inventato dallo stesso Burgess.
Una visione molto violenta, come quella cinematografica? No, in realtà la violenza, più che pulp sarà soprattutto cerebrale, presente nei Drughi come nelle parole del sacerdote e del politico. Anche le musiche di Morgan, che accompagnano il “recitar cantando” degli attori, sono una rilettura di Beethoven in forma di canzoni o di sequenze elettroniche che hanno lo scopo, come dice lo stesso musicista, “di renderle autoritarie e precise”.
Coloro che accorreranno al Pubblico di Casalecchio, tra mercoledì 11 e giovedì 12 febbraio, potranno vedere in scena gli attori Alfredo Angelici, Giulio Federico Janni, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso, Alessio Piazza, Daniele Russo e Paola Sambo.
A seguire dopo lo spettacolo dell’11 febbraio un incontro con gli artisti, moderato da Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi Pasolini della Cineteca di Bologna. Anche quest’anno nell’oasi teatrale poco fuori dal centro bolognese programma di grande qualità, dopo il bis di Roberto Latini che ha portato in platea un folto pubblico.