La dignità delle persone in carcere. Il film di Filippo Vendemmiati ha il merito di portare la cinepresa nella Dozza con intenti tutt’altro che pietistici. L’opera di Vendemmiati si concentra sull’esperimento fatto da FID – Fare Impresa in Dozza – una società metalmeccanica costituita da operai specializzati in pensione che ha insegnato a detenuti del carcere italiani e stranieri come eseguire lavori di carpenteria, assemblare e montare componenti meccaniche. Un progetto rinfrancante per il periodo di forzata permanenza e qualificante per il tempo da trascorrere oltre le sbarre.

Il documentario è prodotto dalla Tomato Doc&Film, la casa di produzione di Donata Zanotti e Simone Marchi, oltre che dello stesso Vendemmiati, storica firma della RAI. La nascita della Tomato è recente, risale al 2012, un paio di anni dopo il primo film di Vendemmiati, È Stato Morto un Ragazzo, il lavoro incentrato su “Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia”. I fatti di Ferrara rappresentano lo spartiacque nella carriera del giornalista ferrarese, che da allora non è più riuscito a contenere in pochi minuti di telegiornale tutto quel che c’era da dire, parafrasando una sua espressione.

Il Cinema Nuovo Nosadella in via Lodovico Berti la settimana scorsa ha proposto in anteprima il documentario riscontrando estremo interesse e riempiendo la sala più volte. Programmazione prolungata, dunque. Prossime proiezioni previste: stasera, martedì 20 gennaio alle ore 20:00, giovedì 22 e venerdì 23 sempre alle ore 20:00. Sabato e domenica alle ore 17:25. Poi di nuovo a partire da lunedì 26 e fino al 30 verrà proiettato alle 20:00, per poi tornare alle 17:25 nel fine settimana. L’orario del 31 gennaio e del primo febbraio potrebbe subire variazioni per adattarsi al resto della programmazione del cinema. Il film dovrebbe poi tornare a essere proiettato il lunedì successivo alle 20:00.