Quasi 40 quaderni di disegni di viaggio all’Accademia di Belle Arti per ArteFiera
Chi: Omar Galliani
Cosa: mostra “Croquis de voyage” e performance
Dove: Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, Via Belle Arti, 54 – Bologna
Quando: dal 15 gennaio al 15 febbraio 2015
Costo: gratuito
Immagini: Omar Galliani, Respiro (matita su tavola, 400×400 cm, 2008) e Kumarakom (India, 2006)
di Sergio Rotino
Per la preparazione ai tre giorni di ArteFiera 2015, in cui l’intera…
Quasi 40 quaderni di disegni di viaggio all’Accademia di Belle Arti per ArteFiera
IN BREVE Chi: Omar Galliani Cosa: mostra “Croquis de voyage” e performance Dove: Accademia di Belle Arti, Via Belle Arti, 54 – Bologna Quando: dal 15 gennaio al 15 febbraio 2015 Costo: gratuito Immagini: Omar Galliani, Respiro (matita su tavola, 400×400 cm, 2008) e Kumarakom (India, 2006)
di Sergio Rotino
Per la preparazione ai tre giorni di ArteFiera 2015, in cui l’intera città di Bologna diventerà capitale dell’arte, l’Accademia di Belle Arti non poteva rimanere in silenzio. E infatti da via Belle Arti partono per l’occasione numerose iniziative, tra cui due mostre che si inaugurano a distanza di due giorni l’una dall’altra, una performance, più una serie di altri eventi.
Prima in ordine di tempo è la mostra Croquis de voyage. I libri dei ritorni, esposizione dedicata ai taccuini di viaggio di Omar Galliani, che apre il 15 gennaio alle 17 e rimane aperta fino al 15 febbraio, con l’aggiunta di una performance dello stesso Galliani durante la Art city White Night (24 gennaio). In Croquis de voyage la quarantina di taccuini su cui questo artista di fama internazionale ha lasciato i suoi “appunti grafici” durante alcuni viaggi compiuti fra il 1991 e il 2012, viene messa in parallelo con un’opera di grandi dimensioni qual è Respiro, disegno di quattro metri per quattro su legno su cui Galliani ha lavorato usando il suo strumento principe: la matita.
Per la curatrice Eleonora Frattarolo “È una mostra complessa pur nella apparente semplicità dei taccuini esposti”, perché “mette in relazioni una grande opera dove la materia ha richiesto molto tempo per essere elaborata, con i testimoni di tempi molto brevi”. Perciò Il respiro, con la sua mole, la sua grandezza che sembra premere sulle teche espositive, si deve leggere come un rispecchiamento di quanto i taccuini contengono. Cosa che per Frattarolo ricorda come “la poetica di Galliani si muova sempre fra opposti che si devono ricongiungere”.
Ma se di fatto questi quaderni racchiusi “da copertine di cuoio o di stoffa, di bachelite o di duro cartone, a volte scanditi da linee e da vuoti a volte intrisi di coaguli d’ombre, oltre che da lezioni di stile” documentano la continua relazione dell’artista con l’esterno, si possono definire soprattutto come oggetti che contengono “il modo che Galliani ha di guardare oltraggiosamente, caparbiamente, al passato in modo singolarissimo e nuovo per proiettarlo nel futuro”.
Indubbiamente Croquis de voyage racconta il tempo. “Una quantità di tempo e di segni che non credevo mai di poter raccogliere” dice appunto Galliani riferendosi ai materiali che compongono la mostra. “Mettere insieme Respiro, una grande tavola interamente realizzata a matita, ha richiesto veramente tanto tempo, parliamo di diversi mesi di disegno attivo, passato su una scala alta cinque metri. I taccuini invece, sono appunti veloci su materiali cartacei differenti con strumenti anch’essi i più differenti”. È quindi il tempo contenuto nei viaggi, ma anche quello del pensiero che si fa segno grafico a palesarsi sempre nelle opere esposte.
Anche il materiale principe dell’opera di Galliani, la grafite, parla di tempo. “Un materiale semplice, per questo eterno” nota Fornaroli. “La grafite è carbonio” dice Galliani. “È il parente più stretto del diamante, un diamante giovane. Per cui non è realmente nero quel che si vede. La grafite è un materiale che accoglie e riflette la luce e ne diventa il conduttore”.
In ultimo, i taccuini provengono da viaggi che l’artista ha compiuto in Asia, Europa Americhe e Africa esposti sotto il controllo protettivo de Il respiro, che, daranno anche la possibilità di comprendere l’importanza che ha da sempre il disegno, una forma d’arte che per Frattarolo “non ha mai conosciuto flessione”.
E di disegno si nutre La notte nera. La nascita del disegno, la nascita della musica, performance che Galliani proporrà insieme al musicista Claudio Carboni sabato 24 gennaio alle 22.30 sempre nell’Aula Magna dell’Accademia, in occasione della Art city White night. Durante la performance Galliani disegnerà dal vero il profilo di una modella, mentre Carboni improvviserà al sassofono traendo spunto dalle suggestioni che gli trasmetteranno i luoghi rappresentati nei taccuini in esposizione.
La mostra sarà visitabile fino al 15 febbraio 2015, tutti i giorni, esclusi domenica e festivi, con orario 9.00-18.00, sabato 24 gennaio ore 9.00-24.00.
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