Tutto Fior minuto per minuto, a BilBOlBul e oltre

Workshop, lectio magistralis, eventi e una mostra al MamBO fino a gennaio

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IN BREVE Chi: Manuele Fior Cosa: workshop, lectio magistralis e una mostra Dove: mostra al MamBO, eventi al Locomotiv, ONO Arte, Lumière e Scuola di Lettere e Beni Culturali Quando: mostra dal 20 novembre 2014 fino all’11 gennaio 2015. Altri eventi tra il 20 e il 30 novembre 2014 Info: Sito BilBolBul

Come ha voluto sottolineare Emilio Varrà, dell’associazione culturale Hamelin, Emanuele Fior è l’unico autore conosciuto dal grande pubblico dentro l’edizione 2014 di BilBOlBul. Il festival internazionale del fumetto, che occupa tutto questo fine settimana a partire da oggi (20-23 novembre), ha deciso di azzardare, di correre un rischio anche “grosso” per rinnovarsi nella struttura e impostazione, rinunciando praticamente in toto a quanto di già assodato offre  il mondo grafico-fumettistico.

Così, all’interno di un percorso interessantissimo, che comprende complessivamente ben 36 mostre allestite nel centro cittadino, L’intervista. Storia di un fumetto appare prima di ogni altra cosa come il testimone autorevole di un passaggio, di una evoluzione “interiore” del Festival.

Lo è non solo riguardo al media fumetto, ma anche riguardo alla sua decisione di non raccontare il percorso artistico di questo autore quarantenne, nato a Cesena e operante dalla Francia.

Non è quindi una retrospettiva quella che, ospitata dal MamBO-Museo d’arte moderna di Bologna, si inaugura oggi 20 novembre (18.30) per poi essere visitabile fino all’11 gennaio 2015, bensì una sorta di documento su quanto ha portato alla creazione di una sola opera, L’intervista appunto, da noi pubblicata circa due anni fa grazie alla bolognese Coconino press.

La mostra ha il suo motore in una serie di domande solo all’apparenza banali: “Come nasce un fumetto? Qual è il processo che porta dalla prima idea al graphic novel completo? Quanto tempo passa dal primo appunto all’opera finita?” e altre ancora. Sono alla base dell’intero percorso espositivo, senza però esaurirne la portata. I tre anni che compongono il tempo creativo de L’intervista – romanzo toccante, capace di unire rimandi alla fantascienza con una riflessione tutt’altro che scontata sulla tenuta dei rapporti sentimentali lungo il trascorrere del tempo – vengono cioè esposti attraverso le tavole originali.

Ma sempre le tavole vengono messe in relazione con la voce dell’autore, intrecciate quindi direttamente ai suoi ricordi, e agli appunti e ai disegni di preparazione, alle citazioni cinematografiche, letterarie, fumettistiche, architettoniche, fotografiche di cui si innerva il racconto, ai vicoli ciechi in cui è incappato, ai ragionamenti che hanno indirizzato l’autore verso la chiusa come ci è data di leggere.

Il percorso dentro al lavoro di Fior non si esaurisce però nella sola esperienza dell’esposizione al MamBO. L’autore è infatti presente in altre iniziative, sempre interne allo svolgersi di BilBOlBul.

Una di queste è stato il workshop di 12 ore Illustrare la poesia, tenutosi il 17 e il 18 novembre, in cui l’autore romagnolo ha ripreso la sua esperienza di illustratore per Repubblica, quotidiano sulle cui pagine settimanalmente pubblica un suo lavoro per la rubrica dedicata alla poesia. Nel workshop ha dato corpo a un percorso di lavoro che, attraverso la tecnica del guache, permettesse ai circa venti partecipanti di creare immagini dense, capaci di non rivelarsi immediatamente e pienamente a un primo sguardo, ma solo dopo successivi passaggi, proprio come fa un testo poetico.

Gli altri workshop, sempre rivolti ad aspiranti illustratori come ad appassionati, sono stati tenuti da Paolo Bacilieri (di cui al Lucca comics & game 2014 Coconino press ha proposto l’ultimo lavoro, Fun), Alessandro Tota, Icinori e Roman Muradov.

Ritroviamo ancora Fior in uno dei tre progetti che propongono al pubblico il collegamento fra immagine e musica. Lo vedremo in azione insieme a un altro grande autore qual è Stefano Ricci (qui un approfondimento su di lui) il 20 alle 21.30, presso Ateliersì, nella performance Il battello brillo. Di fatto il lavoro a quattro mani Fior-Ricci è una estemporanea di disegno, le cui suggestioni travasate su carta nasceranno grazie agli accordi prodotti dal disegnatore-musicista francese Eddy Vaccaro all’opera con la sua chitarra.

Occasione quantomeno intrigante, che permette di meglio apprezzare un’altra idea, estremamente articolata, sulla fusione fra disegno e musica. Parliamo di Guarda che musica!, mostra ospitata dal 21 al 30 novembre presso ONO Galleria d’arte contemporanea, con inaugurazione 22 novembre alle ore 18.30. L’idea di partenza è di far trasmigrare un “leporello” (librino a fisarmonica) creato da Alessandro Sanna. Farlo diventare una trama sonora. Per poter compiere questa “transustanziazione”, il libretto è stato lavorato secondo il metodo di interpretazione collettiva dello “spartito grafico” a opera di un gruppo di musicisti non professionisti provenienti dalla bolognese Scuola popolare di musica Ivan Illich. Il lavoro non finisce qui, perché la trama sonora viene successivamente rielaborata in sei reinterpretazioni grafiche opera di altrettanti giovani illustratori (Fabio Tonetto, Elena Guidolin, Luca di Sciullo, Davide De Rosa, Michele Benincasa, Mariavittoria Murace). Il risultato finale che ci sarà permesso ammirare sono sei nuovi “leporelli”…

Il terzo progetto riconducibile a questo ambito è TINALS. This is not a love song (inaugurazione 22 novembre, ore 20.30, 22 novembre-21 dicembre). Non un omaggio ai PIL e al fondatore Johnny Lydon, bensì la reinterpretazione di varie canzoni d’amore da parte di un nutrito gruppo di disegnatori italiani, che hanno inciso le loro immagini su un oggetto di vera archeologia industriale: le vecchie e oramai estinte musicassette. TINALS prosegue poi il 22 alle 22.30 presso il Locomotiv Club, con un concerto dei Fast Animals Slow Kids e il dj set di Chiara Fuzzi e Alessandro Baronciani.

Tornando a Fior, l’ultimo appuntamento in cui è possibile incontrarlo sarà all’interno di Crocicchi, titolo-ombrello sotto cui sono collocate cinque lectio magistralis. Organizzate da BilBOlBul in collaborazione con la Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Università di Bologna, sono dedicate ad approfondire l’operato di alcuni maestri del disegno contemporaneo. All’interno di quella che si tiene sabato 22 alle 14 presso il cinema Lumière, intitolata I film della mia vita, Fior dialogherà con il direttore della Cineteca Gianluca Farinelli e Emilio Varrà.

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20 novembre 2014

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