Le stagioni dell’indierock, synth, surf e progressive, nelle note della band culto
Chi: MGMT
Cosa: live @ UnAltroFestival
Quando: 15 luglio 2014
Dove: Fiera District, piazza della Costituzione 6 – Bologna
Costo: 30 euro + d.p.
di Erika Gardumi
Time to pretend e Kids sono canzoni che hanno sorpreso e conquistato il mondo con il loro misto di ingenuità primitiva, pop e psichedelia. Era il 2007 e il debutto della band
Le stagioni dell’indierock, synth, surf e progressive, nelle note della band culto
IN BREVE Chi: MGMT Cosa: live @ UnAltroFestival Quando: 15 luglio 2014 Dove: Fiera District, piazza della Costituzione 6 – Bologna Costo: 30 euro + d.p.
di Erika Gardumi
Time to pretend e Kids sono canzoni che hanno sorpreso e conquistato il mondo con il loro misto di ingenuità primitiva, pop e psichedelia. Era il 2007 e il debutto della band indierock MGMT con l’album Oracular spectacular è stato un piccolo miracolo di sorpresa ed entusiasmo, salutato come una ventata di aria nuova che ha raccolto ottime posizioni nelle chart di molti Paesi. Trascinata dall’atteggiamento infantil-surreale dei due eccentrici fondatori, Ben Goldwasser and Andrew VanWyngarden, la band americana è arrivata nel 2013 al terzo album, MGMT (2013), con un notevole seguito di fan. Gli MGMT sono diventati un oracolo, che però non si nasconde dal suo essere, in fondo, uno spettacolo.
Gli MGMT (alias The Management) saranno in Italia per la prima volta dall’uscita dell’ultimo album il 14 luglio a Milano e il 15 luglio a Bologna in occasione di UNALTROFESTIVAL 2014, due giorni di musica in un’inedita versione alternata, dove le band si scambieranno le serate del 14 e del 15 tra Milano e Bologna. La band americana è la prima delle headliner annunciate in questo scambio di palchi, seguono i The Dandy Warhols, The Horrors, Temples, Panda Bear e tanti altri. L’evento, organizzato da Comcerto in collaborazione con il nostrano Covo Club, sarà ospitato negli spazi della Fiera.
L’arrivo degli MGMT a Bologna va a coronare una stagione estiva (e pre-estiva) bolognese concertisticamente molto interessante, ma anche molto improntata al rock e al dark fino a questo momento, si pensi ai Black Sabbath, agli Iron Maiden, ai Queens of the Stone Age. Con gli MGMT sembra di trasferirsi in un’altra dimensione, fatta di colori accesi, leggerezza, e psichedelico nonsense. Uno space rock che invece di allontanarsi nello spazio si allontana nel tempo, recuperando le voci e i toni di una fanciullezza perduta, quasi arcadica, che si mischia morbidamente al sommesso rimpianto per la sua perdita.
Forse l’ultimo lavoro, MGMT, è il più pacato dei tre pubblicati, più indierock e meno synth. Arriva tra l’altro dopo un Congratulations (2010) che ha un po’ deluso, soprattutto di fronte a Oracular spectacular, inserito da Rolling Stone tra i 500 migliori album di tutti i tempi. Uno dei segreti del successo dei primi MGMT è forse da ritrovare in quell’aria innocente con cui ammettevano l’amarezza del mondo adulto, le sue contraddizioni, i suoi deliri così poco naturali. Le parole di Time to pretend “I’ll miss the playgrounds and the animals and digging up worms, I’ll miss the comfort of my mother and the weight of the world” suonano come un “voglio tornare a vivere come un bambino nella semplicità”, ma senza il sarcasmo da “Countryhouse”. Vorrei essere ancora un bambino, ma non lo sono. E allora non mi resta che fare (della buona) musica.
Le prevendite su ticketone, vivaticket e bookingshow sono aperte dal 19 febbraio.
21 febbraio 2013