IN BREVE Chi: Thierry Van Hesselt, BlexBolex, Gipi, Paco Roca Cosa: Aspettando BilBolBul 2014 Dove: Scuola di Lettere e Beni Culturali, Accademia di Belle Arti, Scuola di Lettere e Beni Culturali Quando: 6 e 17 febbraio, 22 e 27 marzo
Dopo sette edizioni BilBOlBul, festival internazionale di fumetto che ha monopolizzato Bologna nella seconda metà di febbraio, si sposta più in là. Dal 2014 dovremo pazientare un po’, attendere l’autunno per vederlo ricomparire. Esattamente dal 21 al 23 novembre.
Per Emilio Varrà, dell’Associazione culturale Hamelin curatrice del Festival, lo spostamento è un «processo di ridefinizione» necessario. «Perché abbiamo sostanzialmente raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti». Ragion per cui «ci sono da ripensare obiettivi e formato», se non ci si vuole ripetere.
Lo spostamento permetterà allora di trasformare BilBOlBul da mera vetrina in una sorta di grande laboratorio per artisti e pubblico. Varrà lo figura come un luogo di «occasioni sul fare fumetto e non solo di semplici presentazioni». La svolta porterebbe così l’appuntamento bolognese ad andare in direzione di «vere e proprie produzioni editoriali, di residenze per artisti, di collaborazioni fra ospiti internazionali e realtà territoriali che lavorano nell’ambito del fumetto», e di workshop indirizzati al pubblico degli adulti oltre a quello consolidato dei più piccoli.
Realizzare tutto ciò richiede tempo. Il cartellone di Aspettando BilBOlBul serve a riempire il vuoto da qui a novembre.
Per ora però il programma ha una sola voce: Ritratti d’autore. Quattro lectio magistralis da febbraio a marzo prodotte con la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna, l’Accademia di Belle arti e l’Institut Française-Alliance Française di Bologna.
Si parte il 6 febbraio con il disegnatore belga Thierry Van Hasselt, fra i leader riconosciuti del nuovo fumetto belga, presso la Scuola di Lettere e Beni Culturali. Nome poco conosciuto in Italia, Van Hasselt lavora infatti con la tecnica inusuale del monotipo e rappresenta il versante sperimentale del Festival.
Il 17 febbraio, stesso luogo, è la volta di Bernard Granger, in arte BlexBolex, di cui ultimamente Orecchio Acerbo ha pubblicato lo splendido Ballata (pp. 280, € 18) dove, come suo solito, mescola disegno, illustrazione e racconto attraverso una sofisticata combinazione di colore e tecniche di stampa per ricavarne immagini semplici ma ricche di rimandi.
L’Accademia di Belle arti ospita il 22 marzo Gianni Pacinotti, alias Gipi, uno dei più importanti fra gli autori italiani. Pisano, ma un po’ bolognese – visto che praticamente ogni suo lavoro viene pubblicato dalla felsinea Coconino press – Gipi è padrone di una tecnica di rara potenza espressiva, come si può vedere in unastoria (pp. 128, € 18), il suo ultimo lavoro.
Il 27 marzo, è la volta dello spagnolo Paco Roca (Scuola di Lettere e Beni Culturali). Padrone di uno stile grafico pulito quanto incisivo, Roca è un narratore per immagini capace di spaziare fra generi differenti. Il suo capolavoro è Rughe (Tunuè, pp. 112, € 14,90), viaggio discreto e toccante nel mondo dei malati di Alzheimer.
Per ulteriori informazioni: www.bilbolbul.net.