L’elettronica contemporanea si sente (e si vede) a Bologna dal 27 febbraio
Chi: esponenti dell’elettronica contemporanea
Cosa: Pulse Festival 2014
Quando: 27 febbraio – 1 marzo 2014
Dove: Ex Forno, Cinema Europa, Locomotiv, Link
Costo: 25 euro abbonamento, serate singole a prezzo variabile
di Erika Gardumi
La sperimentazione nell’elettronica è ingrediente imprescindibile, quasi come la chitarra nel rock o l’armonica…
L’elettronica contemporanea si sente (e si vede) a Bologna dal 27 febbraio
IN BREVE Chi: esponenti dell’elettronica contemporanea Cosa: Pulse Festival 2014 Quando: 27 febbraio – 1 marzo 2014 Dove: Ex Forno, Cinema Europa, Locomotiv, Link Costo: 25 euro abbonamento, serate singole a prezzo variabile
di Erika Gardumi
La sperimentazione nell’elettronica è ingrediente imprescindibile, quasi come la chitarra nel rock o l’armonica nel blues. E poi tanto altro, l’elettronica è contaminazione di generi, sinestesia tra suono e immagine, fluido reimpasto di materiali eterogenei. Ma tutti questi tratti si riconoscono elettronici in quanto sottomessi alla legge della pulsazione. Del battito, della vitalità, del ritmo. Tradotto: Pulse. Esplicitato: minifestival dell’elettronica contemporanea, a Bologna dal 27 febbraio al 1 marzo 2014.
Un festival radicale, a partire da questi presupposti, sottomesso alla legge della pulsazione con dedizione e con un occhio di riguardo per chi nell’elettronica fa ricerca ed esplora territori nuovi. Pulse è il minifestival di Led X (Link Electronic Department) che già da alcuni anni rappresenta un appuntamento fisso per gli appassionati del genere. L’edizione 2014 propone un pacchetto è più invitante che mai, con alcuni tra i migliori progetti dell’elettronica contemporanea internazionale che rispondono ai nomi di Wo Land/Tru West, Andy Stott, Demdike Stare, Max Durante, Theo Parrish, Volcov.
Ma procediamo con ordine. Il Pulse 2014 si muove su locations differenziate, per differenti modi di intendere il contemporaneo in elettronica. Si inizia il 27 febbraio all’Ex Forno (il bar del MAMbo) con il live set audiovisuale di Wo Land/Tru West, progetto indipendente italiano che si costruisce attorno al producer Martin Hopkins (conosciuto anche come Mass Prod) e al clarinettista Raffaele Amenta, e che si completa con le strumentazioni di Nicola Corti, Giovanni Bertini, Niccolò Rufo e Hervè Atsè Corti. Il suono Tru West sperimenta – senza remore – un gusto tutto particolare per l’analogico e per la citazione jazz, sorretto da strutture musicali al crocevia tra avanguardia e musica concreta che si fanno visione. L’ingresso è gratuito.
Il 28 febbraio il Pulse si immerge nel buio della sala, ma questa volta si tratta di sala cinematografica. Al Cinema Europa, alle 22, la regista francese Jacqueline Caux presenterà in prima italiana il suo film Man from Tomorrow (v.originale sottotitolata) dedicato a uno dei più grandi producer di Detroit, Jeff Mills, apprezzatissimo artista poliedrico e dj ben conosciuto in area Link. Il film fa un ritratto di Mills a partire dalla forza che le sue “immagini sonore” esercitano sulla nostra percezione.
La serata continuerà al Locomotiv dove il pubblico potrà affondare i denti e i sensi nel lato più oscuro della techno con due interessantissimi artisti inglesi dell’etichetta Modern Love. Concettuale e profondo – dub – è il sound di Andy Stott, recentemente premiato anche da Pitchfork per l’album Luxury Problems, un impasto di bassi profondi e inserti vocali in loop che ha segnato positivamente critica e pubblico. Minimale e onirico invece (o anche, sotto un certo punto di vista) è Demdike Stare, progetto di Miles Whittaker e Sean Canty made in Manchester, anch’esso molto amato per il suono sminuzzato, oscuro e rarefatto che conduce in luoghi inquieti e inquietanti con poche e rivisitate certezze da consegnare all’ascoltatore, tra queste il dubstep.
L’ingresso alla serata costa 15 euro con tessera AICS.
Il 1 marzo gran finale Pulse al Link, dove la serata prenderà una piega funk soul con l’avvicendarsi dei live set di Theo Parrish e Volcov. Techno/house per Theo Parrish, figura di spicco sulla scena di Detroit, che mescola con perizia il suo background jazz, la sua passione disco, funk e soul, con un impianto techno house e una coinvolgente abilità nelle live performance. Sempre di reminescenze disco-soul è il sound ‘smooth’ di Volcov, pseudonimo del veronese Enrico Crivellaro, fondatore dell’etichetta Neroli, uno che ha raccolto molto bene anche la lezione black dello stesso Parrish. L’ingresso alla serata costa 13,50 euro con tessera AICS.
30 gennaio 2013