Il 22 e 23 novembre il mondo visto dall’obiettivo dei giovani documentaristi
Chi: giovani documentaristi dell’Emilia Romagna
Cosa: DocUnder30
Dove: finale a Forlì, Cinema APOLLO – Via Mentana 8
Quando: 22 e 23 novembre
Costo: gratuito
Info: sito dder, documentaristi Emilia Romagna
di Erika Gardumi
DocUnder30 è un concorso cinematografico per giovani documentaristi “dai 30 anni in giù” attivi in Emilia Romagna o che abbiano realizzato film riguardanti la regione…
Il 22 e 23 novembre il mondo visto dall’obiettivo dei giovani documentaristi
IN BREVE Chi: giovani documentaristi dell’Emilia Romagna Cosa: DocUnder30 Dove: Forlì, Cinema APOLLO – Via Mentana 8 Quando: 22 e 23 novembre Costo: gratuito Info: sito dder, documentaristi Emilia Romagna
di Erika Gardumi
DocUnder30 è un concorso cinematografico per giovani documentaristi “dai 30 anni in giù” attivi in Emilia Romagna o che abbiano realizzato film riguardanti la regione. Detta così potrebbe sembrare la nicchia di una nicchia, e invece il panorama è quantomai attivo, con opere che non raramente approdano a DocUnder30 dopo aver partecipato – in concorso – a Festival nazionali e internazionali.
DocUnder30 è stato pensato da D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna proprio per promuovere e valorizzare questa nuova generazione di autori, un compito difficile nelle condizioni in cui versa la cultura in Italia, ma che grazie alla collaborazione con la Videoteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e con il Patrocinio del Comune di Forlì si è concretizzata nella sua settima edizione, in programma dal 22 al 23 novembre presso il Cinema Apollo di Forlì. L’edizione 2013 prevede due sezioni competitive a tema libero.
La prima mette in palio il premio per il miglior documentario e vedrà sfidarsi dieci film i cui titoli sono stati diffusi solo oggi. Si inizia venerdì con “Emilia rossa, cuore nero” di Gabriele Veronesi, un doc che racconta la regione più rossa d’Italia alle prese con un passato di forte orgoglio fascista, non del tutto sopito. A seguire “Effetto Thioro” di Alessandro Penta, storia di un piccolo bambino di madre italiana e padre senegalese che sta per conoscere le sue radici africane. Di tema simile ma di approccio diverso “Chi è lo stranieuro?” di Dario Sajeva e Tiziano Pierulivo, film sulla migrazione girato in tre lingue. Nella serata la situazione si fa più calda, con “Mignon” di Massimo Alì Mohammad”, una ricostruzione ironica e quasi commovente della vita di un cinema a luci rosse di Ferrara costruito in una chiesa sconsacrata – il Mignon appunto, un micromondo dove i racconti di dipendenti e frequentatori si intrecciano in un’ elegante ellissi del morboso.
Sabato è il momento “Generazione d’azzardo” di Margherita Ferri, documentario che racconta tre (giovani) storie d’amore per il poker, con le loro promesse e i loro tradimenti. A seguire “In calabria o del futuro perduto” di Enrico Masi, un viaggio quasi iniziatico alla scoperta della più grande minoranza linguistica del nostro Paese, la comunità albanese degli Arberesh, un viaggio etnografico fortemente affascinato dall’ignoto. Nel pomeriggio “Vite al centro” di Nicola Zambelli, storia di due ragazze in un momento molto intenso delle loro vite. Segue “Sale” di Flavio Perazzini ed Elena Mattioli, un mockumentary (un finto documentario, dove la storia è fittizia ma girata come se fosse reale) che parla dell’abbandono dei paesi di montagna e del bisogno di farli rivivere. Toccherà poi a “Sandgrains” di Jordie Montevecchi e Gabriel Manrique raccontare gli effetti globali della pesca locale. Conclude il doc “Number 9” di Sara Creta, una visione dall’invalicabile frontiera tra Maghreb e Europa.
La seconda sezione del concorso invece è completamente virtuale e permette ai visitatori della pagina Facebook di DocUnder30 di votare il proprio trailer preferito tra i tredici in gara. Vi invitiamo a votare qui per dare il vostro appoggio alla nuova generazione di documentaristi e per vedere nuovi talenti all’opera. L’appuntamento per i più impegnati è sicuramente a Forlì il 22 e 23 novembre. Il programma è disponibile qui