Teatri di Vita: nello scorcio del ventennale ancora grandi appuntamenti

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Ricci Forte, Malatosti e Provinzano: una sfida all’omofobia, al femminicidio e all’ innovazione dei linguaggi 

 

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Chi: Teatri di Vita
Cosa: una selezione di spettacoli
Quando: fino a dicembre
Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente, 485
Info: sito di Teatri di Vita

di Cristian Tracà

 

Riparte la programmazione di Teatri di Vita con lo scorcio della ventesima stagione, che si promette all’altezza della prima parte del cartellone del ventennale. Anche stavolta per il più contemporaneo dei teatri della città felsinea…

Ricci Forte, Malatosti e Provinzano: una sfida all’omofobia, al femminicidio e all’ innovazione dei linguaggi

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IN BREVE  Chi: Teatri di Vita Cosa: una selezione di spettacoli Quando: fino a dicembre Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente, 485 Info: sito di Teatri di Vita Immagine: dettaglio di una foto di G. Caira

 

di Cristian Tracà

 

Riparte la programmazione di Teatri di Vita con lo scorcio della ventesima stagione, che si promette all’altezza della prima parte del cartellone del ventennale. Anche stavolta per il più contemporaneo dei teatri della città felsinea spettacoli che sfidano le leggi e i tabù dei linguaggi. Un’agenda ricca, da qui al 15 dicembre, di cui vi proponiamo qualche appuntamento da non perdere assolutamente e alla quale il pubblico potrà assistere scegliendo un abbonamento ad un prezzo veramente economico (solo 49 euro per ben 14 spettacoli).

Dopo una prima parte di stagione dedicata alla danza contemporanea sul palcoscenico innovativo di Via Emilia Ponente arriva il teatro, con alcune delle migliori compagnie italiane del momento. Gradito ritorno quello di Ricci Forte, ormai inamovibili dalla ribalta autunnale bolognese, con la loro forte sensibilità ai temi di genere e del corpo. (Still Life, dal 13 al 15 dicembre.)

E’ proprio al centro del programma culturale dell’ormai consolidato Festival Gender Bender che Teatri di Vita mette in scena due premiati poemetti shakesperiani affidati al filtro artistico di Valter Malatosti. Si preannunciano grandi emozioni e grande impatto emotivo dinanzi alla lettura di opere così poco conosciute del geniale drammaturgo inglese. Save the date, quindi: Lo stupro di Lucrezia (domenica 27 ottobre), Venere e Adone in concerto (lunedì 28 ottobre).

Spazio anche all’Accademia degli Artefatti (Sangue sul collo dei gatti, 22 e 23 novembre) e aduna rilettura corale dell’opera di Fassbinder e all’allucinata riflessione sul ruolo dell’artista nella realtà contemporanea, secondo la proposta dall’acclamato Giuseppe Provinzano, dal 28 al 30 novembre (To play or to die…); nuova linfa alla saga secolare di Amleto, con un gusto di contaminazione che non risparmia incursioni nella cultura pop contemporanea. C’è molta attesa attorno a questa proposta dato che, in forma di studio, lo spettacolo ha vinto il Premio dei Giornalisti di Giovani Realtà del teatro 2011 e la Menzione speciale del Premio Dante Cappelletti 2010.

Non c’è pace neanche per Medea. Non sarà solo Amleto ad entrare in scena sotto i colpi del remake e della frammentazione postmoderna. Anche l’eroina nera della Colchide diventerà oggetto di nuovi studi e di riletture del classico, all’interno di un dittico, dal nome Cara Medea, che verrà presentato al pubblico in due riproposizioni e in due diverse serate diverse: una volta toccherà a Teresa Ludovico, l’altra a Francesca Ballico (dal 15 al 17 novembre, regia di Antonio Tarantino).

Spicca anche per la particolare costruzione, in un cartellone che annovera altri eventi di grande interesse, lo spettacolo di danza di Jan Martens e Peter Seynaeve che vede in scena un adulto e un ragazzino. Victor, in scena l’1 e il 2 novembre. Un’interazione tutta da gustare e da scrutare, per la freschezza che un simile dialogo può conquistare in scena grazie ad un nuovo linguaggio applicato ad uno dei rapporti più cruciali della vita di ogni essere umano.

15 ottobre 2013

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