Chiamarli “indie” sarebbe riduttivo: sei spettacoli per resistere sotterraneamente
Cosa: Concerti
Quando: ottobre e novembre 2013, febbraio 2014
Dove: Bologna, Covo, Estragon, Locomotiv, Teatro Antoniano
di Andrea Marino
A Bologna non mancano i concerti cult. Di recente ve ne abbiamo selezionati una decina. Vi presentiamo i 6 concerti più underground dei prossimi mesi a Bologna. Sei spettacoli per resistere sotterraneamente.
Chiamarli “indie” sarebbe riduttivo: sei spettacoli per resistere sotterraneamente
IN BREVE Cosa: Concerti Quando: ottobre e novembre 2013, febbraio 2014 Dove: Bologna, Covo, Estragon, Locomotiv, Teatro Antoniano
di Andrea Marino
A Bologna non mancano i concerti cult. Di recente ve ne abbiamo selezionati una decina. Qui vi segnaliamo alcuni live non esattamente mainstream, ma nemmeno troppo di nicchia. Chiamarli indie sarebbe riduttivo e appiattente. In passato si diceva più spesso di oggi “underground”. Ecco. Vi presentiamo i 6 concerti più underground dei prossimi mesi a Bologna. Sei spettacoli per resistere sotterraneamente.
1.
65daysofstatic, 24 ottobre 2013 al Locomotiv
Il quartetto di Sheffield ha da poco pubblicato il nuovo album, Wild Light, dopo il grande apprezzamento ruotato intorno a We Are Exploding Anyway.
L’ultimo lavoro spinge particolarmente sulle sonorità distorte ed elettroniche. Un pezzo con Robert Smith li presenta bene. Meritano attenzione. Aprono il concerto gli Sleepmakeswaves.
2.
Body/Head ft. Kim Gordon, 25 ottobre 2013 al Covo
L’ipnotica voce di Kim Gordon, mitica chitarrista, cantante e co-fondatrice dei Sonic Youth, insieme a una gran quantità di suoni noise sono l’anima dei Body/Head. Il primo disco, Coming Apart, non è per niente di facile ascolto, rarefatto e a tratti rumoroso com’è. Difficile che potesse essere diversamente dati i personaggi coinvolti. Imperdibile per gli appassionatissimi, sconsigliato a chi si aspetta del pop/rock. Provateli qui.
3.
These New Puritans, 12 novembre 2013 al Locomotiv
Diventati piuttosto famosi grazie a brani come Elvis, i These New Puritans non si accontentano di ripetere la formula magica ma continuano a cercare con coraggio e qualità nuove forme espressive. Questo brano, ad esempio, è estratto dal nuovo disco Fields of Reeds.
4.
Bombino, 13 Febbraio 2014 al Locomotiv
Nato e cresciuto in Niger, Bombino riesce a fondere con arte le sonorità tipiche Tuareg con una chitarra blues in “stile Nashville”. Senza dubbio ha un ruolo nell’evoluzione dell’artista il tocco di Dan Auerbach dei Black Keys, che ne ha prodotto “Nomad”, l’album di quest’anno. Un brano di prova.
5.
Bill Callahan (ex Smog), 18 febbraio 2014 al Teatro Antoniano
Un’occasione rara per ascoltare una delle migliori incarnazioni del cantautorato lo-fi statunitense. Dopo circa 15 anni di pubblicazioni a nome Smog caratterizzate da un suono sporco mitigato dalla sua voce fuori dal comune, negli ultimi anni Callahan ha prodotto con il suo nome, ora addolcendo un poco la musica, ora rendendola minimale. L’ultimo disco, Dream River, merita attenzione e ascolto. Qui l’articolo dedicato.
6.
Anna Calvi, 22 febbraio 2014 all’Estragon
Cantautrice ormai così apprezzata da rientrare a stento in una classifica di musicisti non esattamente mainstream. Ma Anna Calvi se lo merita. Su Bologna Cult l’anno scorso le abbiamo dedicato un articolo dettagliato, anzi due. Qui interpreta Joan of Arc di Leonard Cohen.
Potrebbero interessarti anche il concerto dei Califone (5 dicembre al Locomotiv) e quello di Dirty Beaches (13 dicembre al Locomotiv).
10 ottobre 2013