Olivier Dubois a Teatri di Vita con la prima nazionale del suo Prêt-à-baiser

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Un bacio lungo un’ora: uno spettacolo di due uomini a fior di labbra

 

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Cosa: Prêt à baiser di Olivier Dubois
Quando: giovedì 4 e venerdì 5 aprile 2013, ore 21:00
Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485
Info: 051566330 www.teatridivita.it

di Cristian Tracà

Ennesimo approdo dell’avanguardia europea più importante sulla ribalta di Teatri di Vita nell’anno del ventesimo compleanno. Tocca stavolta a Olivier Dubois, considerato dalla rivista Dance Europa tra i migliori danzatori del mondo.

Un bacio lungo un’ora: uno spettacolo di due uomini a fior di labbra

 

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IN BREVE  Cosa: Prêt à baiser di Olivier Dubois Quando: giovedì 4 e venerdì 5 aprile 2013, ore 21:00 Dove: Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485 Info: 051566330 www.teatridivita.it

 

di Cristian Tracà

 

Ennesimo approdo dell’avanguardia europea più importante sulla ribalta di Teatri di Vita nell’anno del ventesimo compleanno. Tocca stavolta a Olivier Dubois, considerato dalla rivista Dance Europa tra i migliori danzatori del mondo, in scena con un bacio omosessuale lungo uno spettacolo, idea performativa che alla vigilia incuriosisce come pochi per le possibili geometrie che si designeranno attorno ad una variazione così sensuale sul tema dell’amore.

Lo stesso Dubois che ha disegnato le coreografie per i Ballets de Monte-Carlo e per l’Opera Nazionale di Vienna approda all’ombra delle due torri il 4 e il 5 aprile con una performance, in anteprima nazionale per l’Italia, che punta ad un audace gioco concettuale e visivo su un aspetto della passione, così presente nell’immaginario artistico ma mai così tanto al centro dei riflettori, se non in qualche strana gara americana.
Quasi alla maniera dell’Andy Wahrol di Blow Job, questa idea di isolare metafisicamente una parte dell’incontro amoroso e di consegnarlo senza timori di sorta alla platea, senza alcun filtro di convenienza, fa crescere l’attesa per quello che accadrà subito dopo il consueto in medias res nel teatro di periferia di Bologna.

Il concept drammaturgico sembra voler riportare l’essenza del bacio il più lontano possibile dal modulo reiterato del cinema d’intrattenimento mainstream per riconsegnare a questo particolare alfabeto del nostro linguaggio fisico la dimensione altra dei desideri, della lotta, della comunione, dello sforzo quasi atletico per reggere questa osmosi di energie psichiche e fisiche degli amanti.

Un duetto a fior di labbra, è proprio il caso di dirlo, che assume anche, inevitabilmente, tratti che travalicano la sensualità per abbracciare la rivendicazione politica e il gigioneggiare ludico, sospeso tra estrema autoreferenzialità e proposte di letture socialmente impegnate. Per questa scommessa è stato scelto l’arrangiamento musicale è affidato a Francois Caffenne sui temi in note de La Sagra della primavera di Igor Stravinskij.

 

3 aprile 2013

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