Domenica a Bologna il concerto, preceduto da un incontro gratuito con il pubblico
Chi: Baustelle
Cosa: Incontro con il pubblico e concerto
Quando: domenica 17 marzo, incontro alle 15, concerto alle 21
Dove: Incontro: Sala Borsa. Concerto: Teatro Europauditorium, Piazza della Costituzione 4
Costo: l’incontro è gratis, il concerto va da 23 a 34,50 euro
Info: Teatro EuropAuditorium
di Andrea Marino
Ottime notizie per gli amanti dei Baustelle: il gruppo capitanato da Francesco Bianconi si offre per due volte al pubblico bolognese.
Domenica a Bologna il concerto, preceduto da un incontro gratuito con il pubblico
IN BREVE Chi: Baustelle Cosa: Incontro con il pubblico e concerto Quando: domenica 17 marzo, incontro alle 15, concerto alle 21 Dove: Incontro: Sala Borsa. Concerto: Teatro Europauditorium, Piazza della Costituzione 4 Costo: l’incontro è gratuito, il concerto costa da 23 a 34,50 euro Info: Teatro EuropAuditorium
di Andrea Marino
Ottime notizie per gli amanti dei Baustelle: il gruppo capitanato da Francesco Bianconi si offre per due volte al pubblico bolognese. Domenica 17 marzo, ci sarà prima un incontro completamente gratuito coordinato da Pierfrancesco Pacoda, giornalista e critico musicale, alle 15 in Sala Borsa, poi, in serata, la band si esibirà al Teatro EuropAuditorium per presentare (e suonare!) l’ultimo lavoro, Fantasma.
La data fa parte di un tour per teatri dalla scenografia scarna ma suggestiva, strettamente legata alla grafica dell’ultimo disco. Anche la scaletta è molto aderente a Fantasma, che viene presentato quasi per intero, oltre a una selezione dei capisaldi del repertorio dei Baustelle.
Fantasma è un concept album piuttosto coeso incentrato sul trascorrere del tempo. Si tratta di un lavoro fatto bene, come i Baustelle ci hanno abituato da tempo. Ecco, il problema del disco è che si tratta esattamente di ciò cui i Baustelle ci hanno abituato, senza grosse variazioni. Bianconi ripropone un cantato molto allungato, che viaggia sostanzialmente sulle stesse sonorità di brano in brano, in modo piuttosto ossessivo. I picchi di maggior pathos si trovano lì dove riecheggiano alcune tonalità che ricordano molto De André.
Alcune novità interessanti riguardano la composizione musicale, che qui e lì riesce ad andare oltre lo “stile Baustelle” e gratificare l’ascoltatore. In alcuni brani (Il Futuro, ad esempio) il lirismo cresce, con risultati molto apprezzabili. Da notare che in tutto il tour il gruppo è accompagnato da una sezione di fiati che danno notevole respiro all’opera. Peccato per le canzoni più “classiche” e orecchiabili, sempre di buon livello, che però producono ben poche novità.