Polemiche o meno, il Gay Pride è arrivato. La parata nazionale dell’orgoglio omosessuale tornerà in città domani, sabato 9 giugno, con un primo concentramento alle 10 in piazza Nettuno e un percorso che, a partire dalle 15:30 si snoderà da Porta Saragozza per tornare in piazza Maggiore dopo aver attraversato via Frassinago, via Sant’Isaia, piazza Malpighi, via Marconi, via dei Mille, via Indipendenza e via Rizzoli. In piazza Maggiore sarà allestito il palco degli interventi, dal quale parleranno i portavoce delle associazioni LGTB (lesbo-gay-bisex-transgender), il sindaco di Bologna Virginio Merola e Ivan Zamùdio, papà del 24enne cileno ucciso a marzo in Spagna, da un gruppo di neofascisti.

Tra un intervento e l’altro (a coordinare ci sarà Vladimir Luxuria) ci sarà spazio per la musica, con le esibizioni di L’Aura, Mario Venuti e Silvia Mezzanotte, più Antonella Lo Coco e Jessica Mazzoli, entrambe provenienti da X-Factor. Il gran finale è un party che si terrà al Parco Nord, con una Sala Pop, una Sala Club, l’Area Lounge e tanti ospiti previsti.

Due i momenti della solidarietà, per un’appuntamento organizzato da mesi che risente, come tutto in città, dell’arrivo inatteso del terremoto. Alle dieci di mattina, in piazza Nettuno, ci sarà un mercato di solidarietà con prodotti provenienti dalle aziende colpite dal terremoto, organizzato con l’aiuto di La Pillola Bologna e Arcigay Modena. Alle 12:30, quando tutti si sposteranno in piazza di Porta Saragozza, insieme ai punti di ristoro ci saranno i banchetti per la vendita di lavori d’arte realizzati da un gruppo di giovani creativi, i cui proventi verranno destinati al fund-raising di Arci per le zone terremotate.

Tutto il resto è spettacolo, con travestimenti, bande musicali e manifestazioni spontanee dei partecipanti al Gay Pride, a colmare la mancanza dei carri che – in segno di rispetto nei confronti delle vittime del terremoto – per quest’anno rimarranno nei garage. Massiccia in ogni caso la partecipazione attesa, con il popolo gay e quello eterosessuale a sfilare insieme, per manifestare l’orgoglio di tutti a essere semplicemente se stessi.

Qui di seguito un piccolo reportage per immagini dell’ultimo Gay Pride nazionale a Bologna, nel 2008:

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