Quando la parola diventa plastica e invade lo spazio
Chi: Marcel Broodthaers
Cosa: mostra “L’espace de l’écriture”
Quando: dal 26 gennaio al 6 maggio 2012
Dove: MAMbo (via Don Minzoni, 14)
Costo della mostra: da 4 a 6 €
Info: 051/6496611
“L’espace de l’écriture”, lo spazio della scrittura, è un titolo estremamente pregnante per l’esposizione dedicata al genio artistico di Marcel Broodthaers (1924-1976), fino al 6 maggio in mostra al MAMbo di Bologna. La scrittura, da sempre considerata la più intellettuale delle arti, diventa…
Quando la parola diventa plastica e invade lo spazio
IN BREVE Chi: Marcel Broodthaers Cosa: mostra “L’espace de l’écriture” Quando: dal 26 gennaio al 6 maggio 2012 Dove: MAMbo (via Don Minzoni, 14) Costo della mostra: da 4 a 6 € Info: 051/6496611
di Erika Gardumi
“L’espace de l’écriture”, lo spazio della scrittura, è un titolo estremamente pregnante per l’esposizione dedicata al genio artistico di Marcel Broodthaers (1924-1976), fino al 6 maggio in mostra al MAMbo di Bologna. La scrittura, da sempre considerata la più intellettuale delle arti, diventa – nell’opera dell’artista belga – materiale plastico che interagisce con le altre arti. Una scelta che assume un significato ancora più interessante se ripeschiamo alcune note biografiche: Broodthaers diviene artista visivo solo nel 1964, dopo aver dedicato i 20 anni precedenti alla poesia. Alla luce di questo “cambio di mestiere”, le opere in cui Broodthaers utilizza parole, lettere e segni di interpunzione su tele e sculture, sembrano evidenziare un possibile passaggio della parola dalla significanza verbale alla funzionalità estetica. La parola si fa spazio artistico, con la morbidezza che la sua immediata riconoscibilità all’occhio umano le permette.
Troppe le possibilità di lettura, sembra suggerire Broodthaers, il rapporto tra contenuto e forma rimane problematico nel tentativo di stabilire un “rapporto diretto tra l’arte e il messaggio”, a cui si aggiunge la problematizzazione del ruolo del “conservatore del museo”, e ciò del “produttore economicamente interessato” dell’arte, vero legame con il resto della società. Il movimento dell’artista però non accetta la via della semplificazione per analizzare queste problematiche, anzi, si affida la complessità, alla sovrapposizione di forme artistiche, ad una sorta di afflato sinestetico che ricorda da vicino uno dei suoi poeti di riferimento: il simbolista francese Stéphane Mallarmé.
L’interpretazione dello “spazio della scrittura” non può avvenire per decostruzione, perchè si perderebbe quella complessità che mette in relazione costante immagine, oggetto e parola. Ne consegue inevitabilmente che anche queste mie parole descrivono poco dell’arte di Marcel Broodthaers: il mio perciò è un caldo invito a scoprirla voi stessi, dal vivo. L’esposizione temporanea durerà fino al 6 maggio, con la possibilità di alcune interessanti visite guidate (su prenotazione): la prossima sarà domenica 11 marzo alle ore 17.00. Per info 051/6496628.